Emanuele Trimarchi ingannato come la Prati: “Ho pensato al suicidio”

Emanuele Trimarchi, ex scelta a Uomini e Donne di Anna Mufanò, ha confessato di essere stato ingannato come la Prati

Emanuele Trimarchi lo ricorderete di certo a Uomini e Donne, quando venne scelto da Anna Mufanò. I due hanno avuto una breve relazione, ma il suo nome ad oggi non torna alla ribalta per un ritorno di fiamma, bensì come ennesima testimonianza contro Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, agenti di Pamela Prati.

Emanuele ingannato come la Prati

La scorsa settimana, Alfonso Signorini, con lo slogan “anche io sono Pamela Prati”, aveva raccontato sia al Maurizio Costanzo Show che sulle pagine del suo settimanale, l’inganno subito da Pamela Perricciolo. Quest’ultima non ha bisogno di presentazioni, visto che negli ultimi mesi il suo nome è balzato a destra e manca per il famoso matrimonio dell’ex primadonna del Bagaglino. Come ormai sappiamo, le nozze della Prati sono state rimandate, anche se qualcuno parla di annullamento per inesistenza del futuro sposo, ovvero Marco Caltagirone, ma non è di questo che vogliamo parlare. Ricordate Emanuele Trimarchi? Il simpatico romano venne scelto dalla tronista Anna Mufanò nella stagione 2013/2014 di Uomini e Donne, ma la loro relazione non durò molto. Nonostante tutto, all’epoca, i due fecero molte serate insieme e l’ex corteggiatore, inondato da tanta popolarità, ebbe la splendida idea di affidarsi all’Aicos Management, l’agenzia di Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo. Trimarchi, come riporta Dagospia, ha rilasciato un’intervista a Chi in cui ha raccontato di essere stato vittima delle due agenti così come è avvenuto a Pamela Prati. L’ex corteggiatore ha raccontato di aver fatto parte della “setta” per un anno e di aver vissuto un vero e proprio incubo perché le due donne “prendono in mano la tua vita e la frantumano”. Il simpatico romano ha rivelato che Eliana e Pamela diventano “la tua famiglia” e che loro decidono ogni piccola cosa della tua esistenza: dalle persone che puoi e devi frequentare, a come ti devi vestire. Emanuele ha ammesso: “Io ero giovane, mi sono affidato a loro per inesperienza ed ero convinto che fosse giusto così. Non ragionavo più con il mio cervello. Loro ti ‘catturano’, ti manipolano psicologicamente. Prima prendono la tua fiducia. Io ero il loro ‘nipotino’. Ma allo stesso tempo la frase successiva era: ‘Devi fare come diciamo noi’”. Insomma, stando a quanto racconta l’ex corteggiatore, la Michelazzo e la Perricciolo non diventano padrone solo della tua immagine, ma anche di tutta la tua vita. Una vera e propria setta dalla quale risulta difficile, se non impossibile, uscire.

La fine della storia con la Mufanò

Stando a quanto ha raccontato Emanuele alle pagine di Chi, anche la fine della sua storia con Anna Mufanò è stata gestita dalla Perricciolo e dalla Michelazzo. In che modo? Trimarchi ha raccontato: “Non volevano che uscissi di casa, che facessi foto con i fan, mi hanno imposto la giacca e il taglio di capelli, non volevano la storia con Anna e infatti alla fine ci hanno fatto lasciare. Lo sa come è andata? Mi hanno fatto leggere alcune conversazioni, via Facebook, tra Anna e Danny Coppi, cugino di Simone Coppi, magistrato, nonché marito di Eliana. Ovviamente non esistevano né Danny, né Simone. Ma io quando ho letto le chat tra Anna e Danny ci sono cascato. Credevo anche a Simone Coppi: era un magistrato dell’antimafia che mi minacciava se non facevo quello che dicevano Eliana e Pamela. Ho tutte le chat. Mi diceva che ero seguito e intercettato. In un anno ho perso 12 chili e ho anche pensato al suicidio. E intanto Eliana mi ripeteva: ‘Anna sente Danny, il cugino di mio marito’. Mi mostrava le conversazioni e rideva”. Guarda caso, Coppi è il cognome che le due agenti della Aicos hanno utilizzato anche con altre loro vittime e, ovviamente, questi tizi, sia mariti che cugini, non esistono. L’ex tronista è cascato nella loro rete, ma c’è da dire che queste due donne devono essere davvero abili, visto che sono riuscite a fregare anche un tipo sveglio come Alfonso Signorini.

La liberazione di Emanuele

Fortunatamente Emanuele ne è uscito, ma non ha vissuto un momento facile, tanto da aver ammesso di non essere riuscito a denunciare perché aveva paura delle due donne e di tutto il ‘sistema’ che ruota attorno a loro. Quando e come è riuscito a uscire da questa “setta”? Trimarchi ha rivelato: “Quando sono stato sput**nato pubblicamente. Io ho mandato un video dal mio cellulare a Pamela. Poco dopo quel video, in cui deridevo Anna e me ne pento, era sul web. Ho perso dignità, lavori, tutto, ho perso tutto. Quando ho chiesto spiegazioni, sono stato ancora volta preso in giro in malo modo. Peccato che il video fosse stato inviato ad Anna dalla stessa Pamela. Me lo ha detto Anna. Quel giorno, in cui volevo davvero morire, sono riuscito a bloccarle sul telefono, le ho bloccate sui social; mi sono rinchiuso in casa e ho iniziato a ricostruire il puzzle. Ho stampato tutto: messaggi, contratti, conversazioni fake e le ho consegnate al mio avvocato. Da quel momento non le ho più sentite. Potevo denunciarle alle forze dell’ordine, ho sbagliato”. Insomma, Emanuele ne è uscito e non ha più avuto a che fare con l’Aicos Management, ma è convinto che anche Pamela Prati abbia subito il suo stesso lavaggio di cervello.

Scritto da Fabrizia Volponi

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