Emir Kusturica è un apprezzatissimo regista e sceneggiatore che ha fatto la storia della cinematografia degli ultimi quarant’anni.
I suoi film hanno ottenuto moltissimi riconoscimenti in patria come all’estro e la sua opera prima fu premiata proprio a Venezia come miglior film d’esordio. Quest’anno Kusturica è chiamato per la prima volta a giudicare i film in concorso al Festival di Venezia.
Il regista si è trovato a vivere la maturità della sua vita in un momento delicatissimo per la storie del suo paese e dell’intera Europa.
Nato a Sarajevo nel 1954, Kusturica è stato un bambino jugoslavo. Pochi anni dopo la caduta del muro di Berlino la Jugoslavia cessò di esistere e Kusturica fu naturalizzato bosniaco. Rimase tale fino al 2005, nel momento in cui decise di rimanere fedele alle origini della sua famiglia chiedendo la cittadinanza serba. Mentre il conflitto civile nella ex Jugoslavia era ancora in corso, nel 1995 Emir Kusturica realizza il film che è considerato il suo capolavoro: Underground.
Accolto in maniera eccellente dal pubblico e dalla critica, Underground è considerato attualmente uno dei film più significativi della storia della cinematografia contemporanea e addirittura uno dei migliori film del XX secolo. Il film trattava del conflitto serbo – bosniaco con una narrazione apertamente schierata a favore della prospettiva serba e, proprio per questo, a Cannes il regista venne violentemente criticato. A causa delle critiche ricevute quell’anno il regista arrivò ad annunciare che avrebbe interrotto la propria carriera, abbandonando completamente l’attività cinematografica.
Fortunatamente non fu così.
Come già accennato, Emir Kusturica ha avuto nel corso della propria carriera un rapporto privilegiato con il Festival di Venezia: il suo primo lungometraggio fu infatti presentato in laguna nel 1981 e vinse il Leone d’Oro come miglior opera prima. Il film si intitolava Ti Ricordi Dolly Bell? ed era tratto dal romanza dello scrittore bosniaco Abdulah Sidran.
Quattro anni dopo Kusturica vince la Palma D’Oro al Festival di Cannes con un altro lungometraggio tratto da un’opera di Sidran: Papà …
è in viaggio d’affari. La pellicola, dopo un’accoglienza strepitosa in patria, viene addirittura candidata agli Oscar come miglior film straniero. Il successo sarà ripetuto con Il Tempo dei Gitani, un film che offrì uno sguardo magico e allo stesso tempo disincantato e grottesco sul mondo delle popolazioni nomadi dei Balcani e sullo sfruttamento minorile.
Nel 1998 sempre a Venezia gli venne conferito il Leone d’Argento – premio speciale per la regia presentando il film Gatto Nero, Gatto Bianco, pellicola ancora una volta incentrata sulla vita degli zingari in un accampamento zigano nei pressi del Danubio.
Da sempre appassionato musicista, Emir Kusturica fa parte della No Smoking Orchestra, una band per la quale il regista cura anche le scenografie e la messa in scena delle performance. In qualità di documentarista il regista ha girato anche un famosissimo lungometraggio sulla vita e sulla carriera di Diego Armando Maradona nonché un film – documentario sull’attività della sua band.