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Emma Marrone è tornata con un album che rappresenta un capitolo totalmente nuovo della vita artistica e personale della cantante che, durante l’anno appena trascorso, ha affrontate diverse durissime battaglie.
L’annuncio dell’uscita del disco è stato dato a Capodanno, il giorno migliore per un nuovo inizio. L’album sarà nei negozi a partire dal 22 Gennaio e sarà anticipato da un singolo che comincerà a girare in radio dal 5 Gennaio.
Emma Marrone è tornata
Emma si è presa il suo tempo. E’ questo che ha dichiarato recentemente in un’intervista. Le pressioni delle case discografiche, dei media e dei social sono state completamente ignorate e Emma ha potuto dedicarsi a “suonare e risuonare, cantare e ricantare” per esprimere al meglio la propria creatività artistica e le proprie capacità di interprete.
Anche il titolo dell’album, che si intitola Essere Qui è una sorta di ringraziamento per il semplice dono dell’esistenza che, dopo aver scoperto di essere malata di cancro, per Emma non è più una cosa scontata.
Con Essere Qui Emma ha deciso quindi di mettere completamente in gioco se stessa con il massimo dell’impegno e con il massimo dell’entusiasmo possibile, per dare ai fan un’immagine vera del suo percorso personale e artistico.
La copertina dell’album
La fotografia che costituisce la copertina dell’album ritrae Emma seduta sul marciapiede di una grande città. Grazie ai credits si apprende che la fotografia è stata scattata dalla fotografa Kat Irlin e che la città sullo sfondo è New York.
Con il suo basco rosso fuoco, il rossetto e gli stivaletti dello stesso colore, Emma sembra quindi approdata in un luogo fatto di stimoli continui, velocità ed energia dal quale è intenzionata a proseguire il suo viaggio.
Emma e gli haters
Oltre ai problemi medici, nell’ultimo anno Emma Marrone ha dovuto fronteggiare anche un inspiegabile serie di attacchi ricevuti sui social da un gran numero di haters.
Tra le accuse che più spesso la cantante si è sentita rivolgere ricorrono quella di essere una raccomandata e di essere lesbica. La prima può essere ricondotta al fatto che Emma ha inanellato fin dal principio della sua carriera una lunga serie di successi passando dall’essere una perfetta sconosciuta a vincere Sanremo. La seconda accusa – che in realtà non dovrebbe costituire in alcun modo un’offesa – deriva probabilmente dal costante impegno che la cantante ha sempre riversato nella difesa degli omosessuali.
Gli episodi più sconcertanti ad ogni modo sono quelli che hanno indirettamente coinvolto anche il padre di Emma che, ritratto in diverse fotografie sui profili della figlia, è stato indirettamente oggetto di commenti osceni.
“Ho 33 anni e le spalle larghe” ha dichiarato recentemente Emma, che ha posto l’accento però su tutte quelle vittime di bullismo virtuale che, più giovani e meno duri di lei, avrebbero potuto reagire molto male se avessero ricevuto un trattamento simile a quello che i suoi detrattori hanno riservato a lei.
Il disco, anche in questo caso, è la risposta migliore dal punto di vita umano e artistico, anche a coloro che le hanno augurato di morire nel momento in cui Emma ha scoperto di essere stata colpita dal cancro.