Il 9 dicembre 2021, si è spenta all’età di 93 anni Lina Wertmüller, stimata regista considerata uno dei pilastri più importanti del cinema italiano.
Una passione, quella per la settima arte, condivisa con il marito Enrico Job in un’unione durata ben 44 anni fino alla morte di lui nel 2008 a causa di una leucemia fulminante.
Nato a Napoli il 31 gennaio del 1934, sotto il segno dell’Acquario, Enrico Job era figlio di genitori di origine veneta. Il padre infatti lavorava come importatore di frutta nella Germania nazista e si trasferì nel capoluogo campano proprio per via del suo cognome di origini ebraiche che gli avrebbe causato non pochi problemi in quegli anni, tra cui la deportazione nei campi di concentramento.
Nella vita di Enrico Job ad essere decisiva è anche un’altra importantissima città: Milano. Qui diventa collaboratore di Luca Ronconi, accademico di Brera e anche scrittore e sempre qui, l’amore per la pittura e il disegno che aveva coltivato da bambino, lo porta a sviluppare un profondo interesse per la scenografia per il cinema e il teatro. Un mestiere, quello dello scenografo, che negli anni a seguire svolse con grande successo: tra i suoi lavori più famosi si ricordano, per esempio, Giovanna D’Arco al Rogo per il teatro Nuovo di Torino nel 1967 o la Medea al teatro greco di Siracusa.
Enrico Job era tantissime altre cose oltre ad essere uno scenografo molto apprezzato. Era infatti anche scrittore. Fu la mente e la penna di tre romanzi in parte autobiografici, ovvero “La palazzina di villeggiatura”, “Il pittore felice” e “Il cavallo a dondolo”.
Ma la pittura e il disegno per cui fin dall’infanzia aveva mostrato particolare propensione, lo portarono anche a svolgere il lavoro da costumista.
Il lavoro nel mondo del teatro gli fece incontrare anche l’amore. Fu proprio in questo contesto che conobbe la regista teatrale e cinematografica Lina Wertmüller. Un amore che li portò anche a lavorare insieme. Per lei infatti, Enrico Job curò tutte le scenografie vincendo anche diversi David di Donatello e Nastri d’argento.
Molti anni dopo essersi sposati, Enrico Job e Lina Wertmüller adottarono Maria Zulima Angelica Antonia Job, nata a Marsiglia il 17 Gennaio del 1991.
Una vicenda che in quegli anni, fu oggetto di tantissime discussioni, poiché la coppia era già avanti con l’età. Il gossip dell’epoca si lasciò andare ad insinuazioni molto pesanti, ipotizzando un’adozione irregolare o un caso di utero in affitto e fu anche presentato un esposto alla procura per i minori di Brescia per non aver rispettato le direttive sull’adozione.
Stando ad alcune interviste invece, Maria Zulima sarebbe nata da una relazione extraconiugale di Enrico Job.
Fu lui stesso a parlarne, dichiarandola “una scappatella senza importanza” da cui era nata appunto una figlia non voluta dall’amante di lui. Job adottò la bambina insieme alla moglie, che si innamorò della figlia all’istante.