La notizia mi riempie di gioia, dopo il rientro di Santoro – che potete definire fazioso quanto volete ma ha comunque una sua dignità giornalistica, se non altro per i validi collaboratori che lo affiancano – è ora la volta di Enzo Biagi.
Da Aprile 2007, ogni lunedi', quattro cicli di seconde serate, location ancora da studiare. Sono le coordinate del programma con cui Enzo Biagi tornera' in Rai, illustrate dal direttore di Raitre Paolo Ruffini. "Sarà un programma che alternerà attualità con la memoria, usando il patrimonio di Biagi che ha una lunga storia di giornalista tv. Ma ci sarà anche un rapporto con l'attualità immediata da cui prenderanno spunto le puntate'' ha spiegato Ruffini.
Ora attendo solo il ritorno di Luttazzi. Non ne faccio una questione politica, ma l'editto bulgaro di Berlusconi conteneva tutte le caratteristiche della decisione di regime. Si era infuriato per Travaglio ospite di Luttazzi (ragione personale), aveva cacciato Biagi perchè aveva invitato Benigni durante la campagna elettorale (ragione politica), si era indignato per la faziosità di Santoro e delle sue trasmissioni (ragione politica-personale).
E' innegabile, il centrodestra ha una visione tutta sua della libertà d'espressione, attacchi personali come quelli rivolti a Berlusconi erano – e sono – pane quotidiano per i comici. Ma questo è normale: la satira, per tradizione, è storicamente di sinistra; e Berlusconi, con le sue manie di grandezza, si presta ad essere preso in giro.
Oltretutto lo stesso accade negli Stati Uniti, dove Bush è quotidianamente ridicolizzato da comici, attori, politici e professionisti dell'informazione; eppure nessuno ha mai pensato ad allontanamenti così prolungati. Al massimo si è optato per qualche piccolo taglio televisivo come è accaduto nel caso di Denny De Vito.
Quando si perdono – per anni – voci importanti come quella di Enzo Biagi – che comunque io ho continuato a leggere su quotidiani e settimanali – si butta all'aria un'occasione per riflettere con cognizione di causa.
Piuttosto non è ammissibile che programmi come "Secondo voi" – con Paolo Del Debbio – vengano fatti passare come innocue trasmissioni. Sono questi i personaggi da allontanare dalla tv, quelli che spacciano le opinioni di un partito per quelle della gente.