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Il passato di Ermal Meta non è stato facile, ma il cantante ha saputo dare una grande svolta alla sua vita seguendo la passione per la musica. Prima come componente della band La Fame di Camilla, poi come solista, ecco cosa sappiamo sulla vita e la carriera del cantante.
Chi è Ermal Meta: l’infanzia
Ermal Meta nasce il 20 aprile 1981 a Fier, in Albania. Un luogo difficile in cui passare l’infanzia, a causa dell’interminabile guerra tra popoli diversi. La madre del giovane Ermal è una violinista ed è proprio da lei che il ragazzo eredita la passione per la musica, di cui poi ne farà una brillante carriera.
Del padre invece, ciò che sappiamo anche attraverso uno dei brani dell’artista intitolato “Lettera a mio padre”, è che con il figlio ha avuto un rapporto complicato. All’età di 13 anni, insieme alla madre e al fratello, Ermal lascia il suo paese d’origine per trasferirsi a Bari in Puglia.
Le prime band
All’età di 16 anni, Ermal Meta si avvicina alla chitarra e al pianoforte. Da lì, non ci vorrà molto prima che si butti nel mondo della musica, iniziando a prendere parte a diverse band. Il primo gruppo in cui Ermal entra a fare parte come chitarrista sono gli Ameba 4, con cui arriva anche a Sanremo nel 2006. Successivamente registra tre album con una nuova band, La Fame di Camilla e inizia a fare esperienza con i primi tour musicali. Nel 2010, il cantante di origine libica, ritenta con Sanremo.
Da paroliere per i grandi artisti a cantante solista
Per un periodo Ermal Meta decide di allontanarsi dal palcoscenico, ma non ha alcuna intenzione di abbandonare la sua grande passione per la musica. Continua infatti a scrivere testi, ma questa volta per grandi artisti della musica italiana, come la cantante salentina, vincitrice di Amici, Emma Marrone, Marco Mengoni o Francesco Renga.
Successivamente Ermal Meta decide di tenere in una mano la penna per continuare a scrivere i suoi testi e nell’altra il microfono per cantarli. Nel 2015 infatti, pubblica il suo singolo “Odio le Favole”.
La scalata a Sanremo
Ci riprova ancora una volta con Sanremo, ma a differenza delle prime due volte, in questo nuovo tentativo con la sua canzone si piazza al terzo posto. Ma dovrà aspettare ancora un anno, per vedere esplodere il suo successo. L’anno successivo infatti si presenta al Festival con il famoso singolo “Vietato morire”. Si aggiudicherà ancora il terzo posto, ma sarà molto apprezzato dalla critica.
Ma la quinta volta a Sanremo sarà quella della vittoria per l’artista. Ermal infatti si esibisce in un duetto con Fabrizio Moro, portando la commovente “Non mi avete fatto niente”.
Vita privata
Ermal Meta tende a separare nettamente la sua vita professionale, che lo porta sotto l’occhio luminoso e attento dei riflettori, da quella privata e sentimentale. Ma come si evince dai suoi stessi testi, l’amore ha un ruolo centrale nella vita del cantante.
Infatti, una sua famosissima canzone, intitolata “Ragazza Paradiso” pubblicata nel 2017, è dedicata ad una donna in particolare. Si tratta di Silvia Notargiacomo, conduttrice radiofonica. Sembra che i due infatti abbiano avuto una lunga relazione e che siano riusciti a mantenerla segreta per diverso tempo.
Ermal Meta: le curiosità sul cantante
La passione di Ermal Meta per la musica, si è tramutata ben presto in un meraviglioso mix di parole e note. Ha infatti scritto la sua prima canzone all’età di 12 anni, dedicandola alla ragazza di cui, al tempo, era innamorato. I suoi gusti musicali sono decisamente rock! Tra i suoi gruppi preferiti ci sono infatti i Radiohead, e tra i suoi sogni d’artista c’è quello di scrivere una canzone per un altro rocker italianissimo, Vasco Rossi.
Ma come si chiamano i fan di Ermal Meta? Se Renato Zero ha i Sorcini, Emma Marrone le Bestie, Marco Mengoni ha l’Esercito, Jovanotti ha la Tribù, per il nome dei sostenitori di Ermal, tutto è nato da una famosa frase di incoraggiamento che gli è stata rivolta in occasione della sessantasettesima edizione del Festival di Sanremo. Quella in cui a vincere fu Francesco Gabbani con la sua “Occidentali’s Karma”, mentre Ermal si aggiudicò il terzo posto e il premio della Critica con “Vietato morire. Alla frase “in bocca al lupo” infatti, Ermal Rispose in un modo insolito, ovvero, “che il lupo sia con me”. I Lupi, i fan di Ermal, pronti a sostenerlo sempre.