Gli esami di fertilità sono specifici per le coppie che hanno difficoltà a concepire un figlio ed è bene che entrambi li facciano.
La difficoltà a procreare è un problema comune a molte coppie, specialmente se l’età è più avanzata. Una volta era sempre colpa della donna e spesso le mogli venivano ripudiate se non rimanevano incinta. Per fortuna i tempi sono cambiati e la scienza ha dimostrato che molto spesso è “colpa” dell’uomo.
L’infertilità femminile è stimata intorno al 37%, quella maschile al 29,3%. Una cosa importante per rimanere incinta è di non essere assillati dall’idea di non riuscire a rimanerci, perché la psiche influenza tutto il nostro corpo. Quando avrete accertato che il fatto di non rimanere incinta è un problema, restate tranquille e fate alcuni esami molto semplici per individuare il problema. Sarà il vostro ginecologo o il medico di base che vi diranno quali gli esami per la fertilità fare.
Esami di fertilità per lei
Gli esami per la fertilità cui si deve sottoporre una donna, per un primo livello di accertamenti sono:
Un esame del sangue per valutare la situazione ormonale il controllo dell’ormone FSH, che stimola il follicolo AMH ormone antimulleriano, indice della riserva ovarica e che indica l’età fertile della donna LH ormone luteinizzante Progesterone per vedere se c’è stata l’ovulazione (questo esame va fatto 7 giorni prima della presunta data della mestruazione) Testosterone Ormoni tiroidei Tampone vaginale per accertarsi di non avere la clamidia, un batterio che può dare infertilità Ecografia transvaginale, per accertarsi che l’apparato riproduttivo sia a posto, che non ci siano fibromi, cisti, tube chiuse. Esami di fertilità per lui Esame del sangue per dosaggi ormonali Esame dello sperma per valutare la quantità di spermatozoi e la loro qualità Spermiocoltura per vedere se ci sono infezioni batteriche nel liquido seminale Ecodoppler, un’ecografia a livello dello scroto per vedere se l’uomo è affetto da varicocele, una delle cause più frequenti dell’infertilità maschile.