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Noto per essere uno dei più grandi registi della commedia all’italiana, Ettore Scola ha realizzato pellicole straordinarie collaborando con attori storici degli anni ’70.
Chi era Ettore Scola
Ettore Scola (Trevico, 10 maggio 1931 – Roma, 19 gennaio 2016) è stato un regista cinematografico italiano. Nasce nella provincia di Avellino ma cresce a Roma, precisamente nel quartiere Esquilino dove ha modo di frequentare le scuole. Proprio sui banchi del Pilo Albertelli inizia la sua passione per l’arte, in questo momento in particolare si dedica alla realizzazione di vignette umoristiche per il Marc’Aurelio, noto settimanale.
Questa esperienza si rivela per lui estremamente importante perchè gli consente di riflettere sull’espressività e la caricatura dei personaggi di cui successivamente si occuperà in un modo diverso. Il suo passatempo gli permette di imparare grandi cose e allo stesso tempo di farsi conoscere per il suo humour che lo caratterizzerà anche come regista.
L’inizio e il successo della carriera di Ettore Scola
Decide infatti intorno agli anni Cinquanta di dedicarsi al mondo della cinematografia come sceneggiatore. Spesso in coppia con Ruggero Maccari si trova a scrivere per il noto genere delle commedie all’italiana e anche a collaborare con programmi radiofonici e televisivi per la realizzazione di alcuni varietà.
Solo successivamente si lancia come regista facendosi conoscere nel 1968 con “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?” dirigendo attori come Alberto Sordi e Nino Manfredi. Non solo gli unici grandi attori con cui collabora, infatti per la realizzazione dei suoi film di maggiore successo si ricorda anche la collaborazione con Vittorio Gassman, Vittorio De Sica e molti altri.
Tra i titoli più noti degli anni Settanta del grande regista si ricordano, “La più bella serata della mia vita” del 1972, “C’eravamo tanto amati” del 1974 e “I nuovi mostri” del 1977. Con alcuni di questi progetti ottiene ormai una fama internazionale facendosi apprezzare per capolavori come “Una giornata particolare” con Marcello Mastroianni e Sophia Loren.
Vita privata e riconoscimenti di Ettore Scola
Con l’inizio del nuovo decennio i suoi nuovi progetti vengono accolti con grandissimo entusiasmo. Si ricordano infatti pellicole come “La famiglia” , “Splendor” o “Che ora è” che vedono la partecipazione di attori di grande calibro da cui ha già avuto dimostrazione di talento come Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Massimo Troisi.
L’ultimo progetto di grande successo di Ettore Scola prende il nome di “Che strano chiamarsi Federico” un documentario sulla vita del grande regista Federico Fellini. Presenta il film alla Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso ricevendo grandi riconoscimenti da pubblico e critica. Tra i premi ottenuti nella sua vita si ricordano inoltre otto David di Donatello e diverse candidature agli Oscar nella categoria “miglior film straniero”.
Nel suo privato Scola ha ha preso parte al comitato di una scuola pubblica e gratuita di arte e cinematografica della città di Roma. Il cinema ha inoltre fatto parte anche della sua storia d’amore poichè è stato sposato con la regista Gigliola Fantoni con cui ha avuto due figlie. Anche queste si sono inserite all’interno del settore realizzando anche un documentario dal nome “Ridendo e scherzando”.