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Dopo la confessione di Mercedesz Henger nell’ultima puntata di Live-Non è la D’Urso, mamma Eva si è dissociata completamente da quanto detto dalla figlia.
L’ex pornostar ha raccontato la sua versione dei fatti e ha ammesso che la sua adorata bambina non ha rispettato la volontà di Riccardo Schicchi.
Nell’ultima puntata di Live-Non è la D’Urso, Mercedesz Henger ha confessato che Riccardo Schicchi non è suo padre biologico. Le sue parole hanno sconvolto tutti, visto che nessuno immaginava una simile realtà. Dopo le dichiarazioni di Memi, però, mamma Eva ha registrato un lungo sfogo social che ha dell’assurdo.
L’ex pornostar, che è rimasta vicino a Riccardo fino al giorno della sua morte, ha tuonato: “Mi dissocio completamente da ciò che è successo ieri. L’ho trovato di un cattivo gusto enorme. Riccardo è stato una persona meravigliosa e un padre esemplare, un padre che ha dato la sua vita ai suoi figli, generoso nei sentimenti e nell’amore e non ha mai chiesto niente in cambio. Riccardo, nella sua vita, ha avuto solo un’unica richiesta: che di questa cosa, che lui non era il padre biologico, non si parlasse mai pubblicamente.
Questa cosa era risaputa da tutti, non da 4 persone com’è stato detto ieri”. Eva ha sottolinato che Schicchi sapeva benissimo di non essere il padre naturale di Mercedesz, così come tutti ne erano a conoscenza, ma che ha sempre chiesto di non diffondere la notizia.
La showgirl ungherese, visibilmente amareggiata, ha proseguito: “Mercedesz, dalla nascita, porta il cognome del padre biologico e tutti sapevano perfettamente la verità.
Però Riccardo aveva questa richiesta perché lui era orgoglioso e felice di essere padre di Mercedesz e non avrebbe mai voluto essere derubato del suo ruolo di padre di Mercedesz, com’è stato fatto ieri. Adesso, Riccardo, pubblicamente, nel pensiero collettivo, non sarà mai più il padre di Mercedesz. Questo, lui, non l’avrebbe mai voluto”. Eva ha ammesso che Memi, facendo queste dichiarazioni, ha infangato la memoria di quello che è stato per lei un padre e che lo ha “ucciso” una seconda volta.
La Henger ha proseguito: “Quando Mercedesz ha cominciato ad andare a scuola, avendo un cognome diverso, alla scuola abbiamo dovuto giustificare, la verità la sapeva tutta la scuola… Questo per spiegarvi che quella ‘favola’ delle 4 persone non è vera. Tutti gli amici di Riccardo, tutti sapevano la verità. Ma c’era questo patto di non parlarne mai pubblicamente. Lo sapeva anche Mediaset: Mercedesz firma i contratti con il suo vero nome.
La sapevano tutti, la verità. Gli amici e gli artisti di Riccardo hanno rispettato questo patto. Mio marito l’ha rispettato, io l’ho rispettato, mio fratello, mia madre, mia sorella, la famiglia di Riccardo… Abbiamo rispettato l’unica volontà di una persona defunta”. Stando a quanto sostiene Eva, anche Memi avrebbe dovuto rispettare la volontà di Schicchi, quindi la domanda sorge spontanea: perché non lo ha fatto?
Eva crede che Mercedesz non abbia rispettato la volontà del padre per motivi ben precisi e che non è vero che si sia sentita ‘minacciata’ da un giornalista. La Henger ha proseguito: “Io ho insegnato una cosa a mia figlia: se non vuoi parlare di una cosa, non parlarne. Se ti ha chiamato un giornalista, bastava dirgli ‘Ma come ti permetti? Io, di questa cosa, non ne parlo’. E nessuno avrebbe potuto scrivere niente.
Nessuno ti ha messo la pistola in testa per rispondere. Come diceva sempre Riccardo, se non vuoi che parlino di una cosa, non parlarne tu per primo. Mercedesz, questa cosa, la sapeva perfettamente. Quello che è successo ieri sera si poteva tranquillamente evitare. Non è stato un gesto bello nei confronti di Riccardo. Gli è stata negata anche la sua unica volontà. Questo mi fa molto male. Riccardo non se lo meritava”. Eva, in conclusione, ha sottolineato che non andrà mai in televisione a parlare di questa cosa e che anche sua figlia non avrebbe mai dovuto farlo.
Inoltre, ha ribadito che quelli che sapevano la verità sono “tutti sotto shock” per la confessione fatta da Memi. Come si concluderà questa delicata vicenda? Di certo seguiranno altri colpi di scena.