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Attrice, politica, attivista e filantropa. Evita Peron, dalle campagne argentine è arrivata al Parlamento di Buenos Aires e, grazie all’incontro con il generale e politico Juan Domingo Peron, divenne un’importante attivista a favore delle donne e dei poveri. Qual è stata la sua storia?
Chi era Evita Peron
All’anagrafe Eva Maria Ibarguren Duarte, conosciuta con l’affettuoso diminutivo spagnolo Evita, è nata il 7 maggio 1919 a Buenos Aires, in Argentina. Originaria di una famiglia povera di campagna, Eva sognava di diventare un’attrice e di entrare a far parte del mondo cinematografico. Crescendo ha seguito questo suo sogno dedicandosi attivamente alla recitazione e, a soli 15 anni, andò a Buenos Aires per intraprendere una carriera da attrice di palcoscenico, radio e cinema. Nel 1936 venne assunta dalla Compagnia Argentina di Commedie Comiche di Pepita Muñoz, Eloy Alfaro e José Franco, con i quali partì in tournée. Il viaggio non fu dei più facili perché durante quell’esperienza l’attore José Franco minacciò di licenziarla se non avesse acconsentito alle sue richieste sessuali. Evita si rifiutò, non venne licenziata, ma quando fecero ritorno a Buenos Aires, lasciò la compagnia.
Eva, sempre più determinata, partecipò come attrice secondaria in un film e iniziò poco dopo una carriera come annunciatrice e attrice di soap opera. Nell’agosto del 1937 ottenne il suo primo ruolo in un’emittente radio. Sarà però nel 1939 che la compagnia del Teatro dell’Aria cominciò a diffondere una serie di radiodrammi firmati da Héctor P. Bolomberg, romanziere e poeta, tra i cui protagonisti c’era Evita, che intraprese finalmente una carriera radiofonica di successo.
L’incontro con Juan Peron
Eva conobbe l’allora colonnello Juan Domingo Perón il 22 gennaio 1944, a Buenos Aires, durante un evento di beneficenza al Luna Park Stadium a favore delle vittime del terremoto di San Juan. I due si innamorarono fin da subito nonostante i 24 anni di differenza e si sposarono l’anno successivo. Solo grazie alla stretta relazione con il colonnello argentino la ragazza di umili origini si sarebbe trasformata in una vera e propria attivista politica.
Nel 1946 Juan Perón fu eletto Presidente dell’Argentina, proponendo una politica sociale e nazionalista, il peronismo, a cui credeva fermamente anche Evita. Divenuta First lady, si fece conoscere all’interno dei sindacati peronisti portando avanti sempre la causa dei diritti dei lavoratori e dei più poveri. Una delle battaglie combattute e vinte da Evita Perón fu quella che portò al riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti politici e civili tra gli uomini e le donne, con la legge 13.010 presentata il 23 settembre del 1947. Il suo impegno per la dignità della donna fu costante e la condusse il 26 luglio del 1949 alla fondazione del Partito Peronista Femminile (PPF).
Verso la fine degli anni Quaranta ad Evita fu diagnosticato un tumore all’utero in stadio avanzato. Rifiutata inizialmente l’operazione, agli inizi del 1952 decise di operarsi, ma ormai la situazioni si era aggravata. Morì infatti dopo pochi mesi, a soli 33 anni, provocando un vero e proprio lutto a livello nazionale. Tutta la popolazione, soprattutto le classi più basse, piansero Evita, La Madonna, come era stata ormai soprannominata dal popolo.
La sua figura è venerata ancora oggi in Argentina, tanto che le furono dedicate città, una provincia, e la sua autobiografia La razón de mi vida (La ragione della mia vita) divenne testo obbligatorio nel sistema educativo argentino. Ricordata anche per il suo stile caratterizzato da gioielli, abiti di lusso, tailleur, pellicce ma anche da abiti più popolari, è diventata un’icona di moda in tutto il mondo così come Kate Middletton e la ex First Lady americana Michelle Obama.