Argomenti trattati
I saldi invernali, come quelli estivi, sono ben accolti dagli amanti dello shopping e tutti sono pronti a farsi cogliere da questo periodo di offerte, ma è sempre bene tenere gli occhi aperti.
Come qualsiasi altra offerta commerciale, anche i saldi di fine anno sono regolati da una serie di norme che i commercianti sono tenuti a rispettare. Il problema è che non sempre il consumatore è informato sull’esistenza di queste regole e allo stesso tempo sulle modalità della loro messa in pratica. Lo sconto deve essere espresso in percentuale e non in altre modalità: “Saldi del 30%” è corretto, “10 Euro di sconto” no.
Sul cartellino di ogni pezzo in vendita deve essere riportato il prezzo originario in maniera che il consumatore possa controllare se effettivamente lo sconto pubblicizzato corrisponde a quello che viene applicato al pezzo che sta acquistando. Sembra ovvio ma non lo è: lo sconto dichiarato deve essere applicato. Significa che se al momento di pagare i propri acquisti ci si rende conto che viene applicato uno sconto differente rispetto a quello che è stato pubblicizzato, il cliente ha il diritto di chiamare la Guardia di Finanza.
Alcuni esercizi commerciali durante i saldi non accettano la carta di credito con cui sono convenzionati. Questo è contro la legge: i clienti hanno diritto a utilizzare una carta di credito convenzionata a prescindere dalle offerte che sono attualmente in vigore nell’esercizio commerciale in cui intendono fare acquisti.
I negozianti sono tenuti a sostituire articoli difettati anche durante i saldi anche se vengono messi in mostra avvisi che informano i clienti che durante il periodo dei saldi la merce non si cambia e per effettuare i cambi sarà sempre necessario mostrare lo scontrino. Se per diverse ragioni non è possibile sostituire l’acquisto, il cliente ha diritto a una riparazione senza costi aggiuntivi o alla restituzione di una parte del denaro pagato.