E così l'archivio segreto con tutte le foto di Fabrizio Corona è saltato fuori.
Trema il mondo dello spettacolo e della politica.
A quanto pare infatti gli inquirenti sarebbero ora in possesso delle cinque fotografie scattate il 14 settembre dello scorso anno da un paparazzo al servizio di Fabrizio Corona che aveva pedinato e fotografato per un giorno intero il portavoce di Romano Prodi, Silvio Sircana, ripreso anche in un viale romano mentre con la sua automobile si fermava davanti ad un transessuale.
Questo quello che riferisce Repubblica, che riporta anche i presunti termini del ricatto.
E queste foto e forse anche altre, che hanno provocato un terremoto politico e l'intervento del garante della Privacy, secondo alcune indiscrezioni, non sarebbero state pagate 25 mila euro, ma molto di più. Cioè 100 mila euro.
Insomma, la politica è nella bufera. Il portavoce di Romano Prodi, Silvio Sircana, è ricaduto quindi nella spirale della stampa scandalistica. Una vicenda che lascia basiti, visto che Sircana è parte lesa in questa vicenda ma sta vivendo un periodo di gogna mediatica quasi fosse uno dei protagonisti della truffa.
Intanto giungono le prime notizie sull'archivio segreto, quello dove Fabrizio Corona custodirebbe il suo "tesoro" con centinaia di fotografie compromettenti. I quotidiani riportano notizie su immagini di politici e personaggi "eccellenti" che il titolare dell'agenzia fotografica "I' Coronas" aveva trasferito in un posto sicuro quando da una serie di fughe di notizie aveva appreso che il pm Henry John Woodcock stava indagando sul suo conto.
Insomma, le prove dell'impero creato da Corona serebbero ora nelle mani degli inquirenti.
C'è da temere la fuga di notizie. Vedremo se nei prossimi giorni salteranno fuori altri nomi eccellenti.
Quella che ormai tutti definiscono la gogna mediatica è solo all'inizio. Altri personaggi verranno coinvolti e sbattuti in prima pagina. Ne siamo certi. Ma è giusto questo modo di operare. Ci sembra che qualche giornale stia marciando sull'inchiesta per colpire gli avversari.