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Fabrizio Corona scarcerato pochissimi giorni fa e già potenzialmente sul punto di tornare dietro le sbarre.
Nonostante le dichiaraizoni di Silvia Provvedi e le ripetute promesse di rispettare tutte le limitazioni e i divieti imposti dalla legge, Corona ha giocato una mossa pericolosa, utilizzando i social. Un cavillo potrebbe salvare l’ex re dei paparazzi, ma l’affido terapeutico del figlio Carlos è comunque messo a rischio.
La sentenza di scarcerazione non avrebbe potuto essere più chiara. Fabrizio Corona non avrebbe potuto lasciare la Lombardia, rilasciare dichiarazioni ufficiali alla stampa, uscire di casa di Domenica e utilizzare i social network.
Oltre a questo avrebbe dovuto seguire regolarmente un programma di disintossicazione dalla cocaina e avrebbe dovuto passare del tempo con suo figlio Carlos per recuperare un sano ruolo di padre nei confronti di suo figlio.
Nonostante il fatto che abbia rispettato la quasi totalità delle regole, Fabrizio Corona ha rispolverato i suoi account social, pubblicando su Instagram ben due contenuti: il primo è un video con Silvia Provvedi, che riassume la tormentata storia della coppia e le ultime vicende giudiziarie di Corona, l’altro è una fotografia in cui Corona indossa una felpa rossa con la scritta ADALET.
A prescindere dall’interpretazione della parola, che potrebbe essere ben diverso a seconda del senso in cui la si legge, Corona come al solito sta muovendosi sul filo della legalità.
Per quanto i due post su Instagram e gli altri su Facebook non siano mai firmati da Corona, si tratta comunque di attività social che all’ex detenuto erano state proibite.
Il dettaglio che potrebbe fare la differenza tra il rientro in carcere e la continuazione della libertà condizionale starebbe nell’esistenza di un fantomatico staff di Corona che avrebbe deciso di rianimare i suoi profili pubblici dopo oltre un anno di silenzio totale dovuto all’incarcerazione di Fabrizio.
C’è inoltre da tener presente che a Corona è stato concesso di lavorare per tre ore al giorno, come ha spiegato Silvia Provvedi, a patto che lo faccia durante le ore che trascorre nella comunità di sostegno di Limbiate presso cui è tenuto in cura. Non si può chiedere però ragionevolmente a un fotografo che ha fatto della popolarità sui social un vero e proprio impero di non lavorare con i social.
Quello che è certo è che il procuratore generale Antonio Lamanna ha chiesto che l’ex detenuto torni in carcere. A dover giudicare il caso sarà il giudice della Sorveglianza Simone Luerti.
In passato Don Mazzi aveva avuto in cura Fabrizio Corona ma la sua terapia di disintossicazione all’ora non diede i frutti sperati. Don Mazzi ha recentemente spiegato che Fabrizio è insofferente alle regole, per quanto tenti disperatamente di seguirle e che c’era la possibilità che tornasse a sbagliare seguendo la sua indole più profonda.
Così potrebbe essere stato.