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Alfonso Signorini su Fabrizio Frizzi rivela finalmente a chiare lettere una voce che stava serpeggiando da giorni, fin dal momento della morte del celebre conduttore. Intervenendo a Matrix Alfonso Signorini ha spiegato che fin dal suo improvviso ricovero di Ottobre, Fabrizio Frizzi era consapevole di non avere molto tempo.
Signorini parla della malattia di Frizzi
Il fatto che Fabrizio Frizzi fosse in realtà affetto da una forma tumorale al cervello era un sospetto venuto a molti. Soltanto Luca Giurato aveva deciso di parlarne in pubblico ma era stato fortemente criticato per il fatto di aver reso noto un dettaglio che per volontà di Fabrizio Frizzi non era mai stato nemmeno accennato alla stampa.
Alfonso Signorini a Matrix ha avuto il coraggio di tornare sull’argomento e di esprimere con delicatezza e allo stesso tempo con rigore informativo la verità sulla malattia che aveva colpito Fabrizio Frizzi.
Nella versione del direttore del settimanale Chi, Frizzi aveva scoperto di essere affetto da diversi tumori al cervello, completamente inoperabili, a seguito del ricovero di Ottobre per l’ischemia che lo aveva colpito poco prima di cominciare la lavorazione di una nuova puntata de L’Eredità.
Sopravvissuto all’ischemia, Fabrizio Frizzi e i suoi parenti più prossimi furono messi immediatamente al corrente che al conduttore rimaneva poco da vivere perché i tumori, così diffusi, avrebbero presto compromesso in via definitiva il funzionamento del cervello. Naturalmente furono tentate cure e interventi di riabilitazione, ma servirono soltanto come palliativo.
Il vero miracolo di Fabrizio Frizzi
Toccato in prima persona da una forma tumorale che aveva messo in pericolo la sua vita, Alfonso Signorini è forse uno dei pochi giornalisti in Italia ad avere il diritto di parlare del modo in cui Fabrizio Frizzi aveva deciso di affrontare non soltanto il suo male incurabile, ma anche l’ultima parte della sua vita.
“Ha scelto di continuare a portare un sorriso alla gente” ha spiegato Signorini, che ha voluto porre l’accento sul fatto che invece di rimanere chiuso in casa ad attendere la morte che sarebbe sopraggiunta di lì a poco, Frizzi ha voluto continuare a lavorare fino all’ultimo e a fare compagnia agli italiani che ogni sera attendevano L’Eredità per cenare insieme a lui.
“Le mie ragazze”
In realtà il desiderio di rimanere al fianco del proprio pubblico fino all’ultimo non è stata l’unica motivazione che ha dato a Fabrizio Frizzi la forza di affrontare con forza e dignità il rapidissimo decorso della sua malattia. E’ stato principalmente il desiderio di vivere ogni attimo possibile assieme alle sue ragazze, cioè Nicoletta e Stella, a dargli la forza di continuare a combattere e di coltivare la speranza che un giorno sarebbe riuscito a “portare a casa la pellaccia” come aveva scritto negli ultimi messaggi scambiati con Giancarlo Magalli.
L’esempio di Fabrizio Frizzi si affianca a quello di Nadia Toffa e Elena Santarelli, tre personaggi dello spettacolo che nel giro di pochissimi mesi hanno affrontato il male peggiore del mondo con forza e dignità.