Fabrizio Frizzi e Valeria, la ragazza a cui donò il midollo

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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La storia di Fabrizio Frizzi e Valeria cominciò nel 2000, anno in cui Valeria necessitò di un trapianto di midollo spinale.

Frizzi, donatore di midollo da 6 anni prima, risultò compatibile e fu disponibile alla donazione. A distanza di anni Valeria scoprì l’identità del suo salvatore e da allora la ragazza fu legata al presentatore da un solido rapporto di amicizia ma soprattutto di gratitudine.

Fabrizio Frizzi e Valeria

Un’amicizia per la vita quella che ha legato per diversi anni Fabrizio Frizzi e Valeria, la ragazzina di Erice, in provincia di Trapani che necessitò di un primo trapianto di midollo per sconfiggere la leucemia e in seguito di un secondo trapianto per uscire da una grave ricaduta.

Non tutti sanno che per legge il donatore di midollo è tenuto a rimanere anonimo, così come il donatore non conosce l’identità della persona a cui la sua donazione salverà la vita. Questo meccanismo di tutela incrociata non impedì comunque a Valeria e a suo padre di capire che fosse proprio Fabrizio Frizzi il donatore che per ben due volte salvò la vita alla ragazza.

La prima donazione avvenne nel 2000.

In quel periodo Frizzi conduceva assieme a Romina Power uno show su Raiuno dal titolo “per tutta la vita”. Lo show andava in onda in diretta e il conduttore si dovette assentare nei giorni in cui effettuò la procedura per donare il midollo. Naturalmente non furono resi noti i dettagli della sua assenza, ma la Power spiegò ai telespettatori che Fabrizio era assente per “fare una cosa molto bella, una cosa importante per qualcuno”.

Proprio l’assenza del conduttore e le parole della Power misero per la prima volta il padre di Valeria sulla giusta strada per scoprire chi fosse il salvatore di sua figlia. All’epoca rimaneva però soltanto un’ipotesi non verificabile.

La lettera di Valeria

Fu la stessa Valeria, anni dopo il trapianto, a ottenere l’indizio necessario a stabilire che fosse proprio Fabrizio Frizzi il suo “fratello si sangue”. La ragazza, in cura a Genova da diverso tempo, chiese al centro trapianti di poter ringraziare almeno attraverso una lettera il suo donatore. Il centro si fece consegnare la lettera e si incaricò di recapitarla a Fabrizio Frizzi, il quale rispose alla bambina sempre in forma anonima, limitandosi a firmare semplicemente “Fabrizio”.

Quel nome fu la conferma definitiva che i sospetti del padre di Valeria fossero fondati e, quindi, la ragazza decise di trovare il modo di ringraziare di persona il presentatore.

Gli incontri

Dalla provincia di Trapani Valeria riuscì a raggiungere Fabrizio dall’altra parte d’Italia, in occasione di una partita del cuore disputata a Verona. Senza troppe spiegazioni, la ragazzina corse incontro al presentatore e lo abbracciò. Frizzi disse di quel momento che fu una delle più belle sorprese della sua vita.

In quell’occasione Valeria gli disse per la prima volta di essere la sua “sorellina” di sangue.

Ben dieci anni dopo il primo intervento, Frizzi partecipa con Valeria a una puntata da “I Fatti Vostri” e racconta per la prima volta in televisione l’intera storia. I due erano rimasti così legati da “aver condiviso gioie e dolori” spiegò all’epoca Fabrizio. Pochissimo tempo dopo ricevette la cittadinanza onoraria di Erice.