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Vi è mai capitato di vedere nelle culle per bambini negli ospedali una farfalla viola? Una curiosità davvero bizzarra, verrebbe in mente.
Non si tratta di una scelta da parte dei futuri genitori o di una decorazione da parte degli infermieri. Molto spesso capita di trovare nelle culle dei bambini appena nati un particolare stick applicato. Si tratta di una farfalla viola posta sull’incubatrice del piccolo. Un fenomeno che si sta diffondendo velocemente, eppure non si tratta di una semplice moda.
La storia relativa alla curiosità della farfalla viola sulle culle dei neonati, inizia quando Milli Smith e il compagno Lewis scoprono di aspettare un figlio.
Una gioia grande per ogni genitore, anzi una doppia gioia perché la coppia aspetta due gemelle. Tuttavia, la notizia dell’arrivo di due bambine, getta un’ombra di sconforto nella famiglia.
Infatti, tra i parenti di Milli c’erano stati diversi casi di gravidanze gemellari, però era sempre sopravvissuto uno solo dei figli della coppia. Nonostante questa brutta notizia, i futuri genitori cercano di vivere l’attesa delle piccole in serenità.
Durante la visita alla dodicesima settimane di gravidanza, arriva la notizia tanto temuta. Infatti, il ginecologo che segue lo sviluppo della pancia di Milli, annuncia ai neo-genitori che una delle due bimbe, chiamata Skye, non sarebbe sopravvissuta. Il motivo è una grave infezione chiamata anencefalia. Si tratta di un disturbo che colpisce il cervello che non si sviluppa come dovrebbe e porta nel giro di pochissimo tempo alla morte.
Nonostante la notizia terribile, Milli si arma di coraggio e forza, continuando la sua gravidanza e pretendendo che amici e familiari continuino a trattarla come sempre.
Giunti al nono mese, arriva il giorno del parto. Da subito i medici preparano psicologicamente la futura mamma alla certezza che, una volta venuta alla luce, la piccola Skye non sopravviverà abbastanza. Tuttavia, con grande stupore da parte di tutti, la piccola guerriera riesce a sopravvivere fino a tre ore dopo la sua nascita.
Dopo tre ore, la piccola è volata in cielo. Callie, la sorellina, è stata tenuta in una culla speciale per precauzione, senza però riscontrare problemi di salute. Milli non riesce a credere di aver perso la propria figlioletta. Piange sconvolta e incredula. Non sa come spiegare agli altri di non essere mamma di una sola bimba, bensì di aver perso una figlia.
Con il cuore distrutto dal dolore, Milli trova un modo per far capire agli altri la sua perdita.
Si tratta di un piccolo adesivo a forma di farfalla viola, disposto sulla culla che contiene la piccola Callie. Un metodo per far sapere a tutti del suo terribile lutto, senza pronunciare alcuna parola.
Da quel giorno in tutto il mondo, si usano delle farfalle per indicare l’assenza di un fratellino o una sorellina scomparsi prematuramente. Un modo per evitare di porre domande o fare osservazioni che potrebbero risultare troppo dolorose per i genitori che hanno dovuto subire questa triste perdita.
In alcuni ospedali, come il Kingston Hospital nel Regno Unito, è partita una campagna di sensibilizzazione verso tale dramma. Infatti, all’interno della struttura, è possibile trovare un volantino che spiega il motivo della farfalla viola e la sua storia. Ci auguriamo che presto tutti gli ospedali adottino tale pratica così chiunque dovesse perdere un figlio può utilizzare questo adesivo.
Un modo per evitare domande che possano ulteriormente danneggiare la sofferenza dei genitori del piccolo angelo.
Lo strazio di dover perdere un figlio è un dolore enorme, ma ancor di più se la gente commenta o fa domande inopportune potrebbe davvero provocare ulteriore disagio nel cuore di mamma e papà, anche se fatto in maniera del tutto involontario o senza offesa.