Conosciuta per la serie “Charlie’s Angels”, Farrah Fawcett è stata un’icona degli anni settanta, amata tanto per i suoi ruoli cinematografici quanto per quelli teatrali.
Scopriamo il suo percorso dagli esordi al grande successo.
Farrah Leni Fawcett, nata a Corpus Christi il 2 febbraio 1947, è stata un’attrice statunitense. Cresce nella città texana insieme alla famiglia per poi trasferirsi ad Austin una volta iniziato il corso d’arte presso la University of Texas. In questo periodo viene notata da un pubblicista di Hollywood che, descrivendola come una delle dieci studentesse più belle dell’ateneo, la incita a trasferirsi a Los Angeles per inserirsi nel mondo dello spettacolo.
Inizia il suo percorso prima come modella, per poi apparire in alcuni spot televisivi. Debutta come attrice nella serie “Strega per amore” ottenendo in seguito alcuni ruoli minori. La prima parte di successo arriva nel 1970 con il film “Il caso Myra Breckinridge” a fianco di Raquel Welch. Il progetto non riceve grandi riconoscimenti nè dal pubblico nè dalla critica inducendo Fawcett a cercare nuovi spot con cui guadagnare.
In questi anni conosce Lee Majors, attore che ottiene successo attraverso la serie “L’uomo da sei milioni di dollari”, attraverso cui ha modo di ottenere nuovamente popolarità. Il suo successo non si deve naturalmente solo al marito, la sua fortuna infatti è riconducibile alla serie “Charlie’s Angels” con cui l’attrice si farà ricordare per decenni.
In questi anni realizza l’iconico scatto con il costume da bagno rosso e si stima che siano stati venduti oltre dodici milioni di poster in tutto il mondo.
Attraverso il personaggio di Jill Munroe l’attrice ottiene un successo planetario vincendo anche il People’s Choice Award. Il marito di Farrah non sembra però fiero dei progetti dell’attrice, secondo lui troppo impegnata sul set, e così, conclusa la prima stagione, lascia la serie. A Fawcett tocca anche affrontare una causa e pagare una pesante penale per questo, così decide di trovare un accordo partecipando come guest star in alcune stagioni successive.
L’attrice non può prevedere le conseguenze di questa decisione che si rivelano però disastrose per la sua carriera. In questi anni si ritrova lavorativamente bloccata e le piccole parti che ottiene non sembrano rispecchiare il suo talento. Si riscatta però attraverso il teatro, diventando protagonista a Broadway di “Oltre ogni limite” progetto con cui ha modo di tornare a recitare ad Hollywood.
Nel 1984 ottiene la sua prima candidatura agli Emmy Award per il film “Quando una donna” seguito da una candidatura ai Golden Globe per “Oltre ogni limite”.
Con questo film l’attrice torna ad avere successo ottenendo ruoli sempre più importanti tra cui si ricordano quelli in “ll coraggio di non dimenticare” e “Una povera ragaza ricca – La storia di Barbara Hutton” con cui ottiene nuove nomination ai Golden Globe.
Seguono per lei altri anni di successo attraverso film come “L’aposto” o “Il dottor T e le donne” a fianco di Richard Gere. Conclude la sua carriera con il film “The Cookout”, ultimo progetto a cui partecipa per via del cancro al colon che le causerà la morte nel giugno 2009.