Fascite plantare: come riconoscerla, diagnosi, cura e prevenzione

La fascite plantare se trascurata può essere molto debilitante: alcuni consigli su come imparare a riconoscerla per curarla e prevenirla.

La fascite plantare è un’infiammazione che interessa appunto la zona plantare del piede, un dolore che dalla base delle dita arriva al calcagno, causando anche la tallonite ed è la conseguenza di un eccessivo e ripetuto sovraccarico sui piedi. Ad esserne soggetti in modo particolare sono gli sportivi, le persone in forte sovrappeso e le donne in avanzato stato di gravidanza.

Ma a causarla sono anche l’assunzione di una postura errata, che non aiuta a distribuire il peso in modo uniforme sul piede, problemi strutturali che convolgono direttamente il piede, e anche l’utilizzo di scarpe sbagliate perché troppo grandi, troppo piccole o con tacchi troppo alti. Sopriamo insieme come imparare a riconoscerla, curarla e contrastarla.

Fascite plantare come riconoscerla

Saperla riconoscere è solo un primo passo per intervenire e quindi curarla in tempo, prima che rischi di trasformarsi in dolore cronico. Ecco alcune manovre che possono tornare utili.

Per prima cosa bisogna esercitare pressione con il pollice sul calcagno mentre il piede è in dorsiflessione, ovvero quando il peso è tutto sui talloni. In presenza di fascite, si avvertirà un dolore molto forte più o meno verso metà della pianta del piede. Per togliersi ogni dubbio comunque, ci si potrà rivolgere ad un esperto.

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Fascite plantare come riconoscerla: i trattamenti

Una volta che abbiamo imparato a riconoscerla, curare la fascite plantare sarà più semplice. Bisognerà prima di tutto correggere la postura aiutandosi con rialzi, plantari, bendaggi o stecche a seconda della gravità. Si procederà poi con un trattamento massoterapico praticato da un fisioterapista o un massoterapista.

Tra i trattamenti più specifici ci sono anche il PRP e la terapia ad onde d’urto. Nel primo caso si tratta di un gel piastrinico che si ottiene attraverso il prelievo del sangue del paziente, per rigenerare i tessuti. Nel secondo caso si tratta della trasmissione di impulsi a bassa frequenza per migliorare la circolazione sanguigna ed innescare così la rigenerazione del tessuto danneggiato.

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Fascite plantare come riconoscerla: gli esercizi da fare a casa

Alla terapia si possono affiancare anche alcune attività da fare a casa in totale autonomia. Per esempio gli esercizi con una bottiglietta di acqua fredda da far rotolare sotto il piede per una decina di minuti, per rilassare la zona.

Anche la ginnastica e lo stretching possono tornare utili per rafforzare la muscolatura delle gambe, che aiuterà a correggere la postura e di conseguenza a distribuire il peso in modo uniforme sul piede.

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I consigli per prevenirla

Il segreto per prevenire la fascite plantare è imparare a scegliere le scarpe più adatte per i nostri piedi e soprattutto capire quali indossare in base all’attività da svolgere. Anche prendere l’abitudine di frequentare un corso di ginnastica posturale può essere un ottimo modo per prevenire i dolori alla pianta del piede e allo stesso tempo mantenersi in forma.

Nel caso di persone in forte sovrappeso invece, può essere d’aiuto rivolgersi ad un dietologo per educarsi ad un’alimentazione più sana e corretta, che li aiuterà a perdere qualche kg sulla bilancia e quindi a pesare meno sul piede.

Scritto da Arianna Giago

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