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La Milano Fashion Week 2022 è finalmente iniziata e dal 22 febbraio, durerà fino al 28 febbraio 2022. In questa occasione verranno presentate le collezioni donna autunno/inverno 2022 delle Maisons più famose.
Si tratta dell’evento più atteso dell’anno per tutti i protagonisti che gravitano attorno al mondo della moda e non solo, ma come funziona? In questo articolo vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Fashion Week 2022: come funziona
La prima cosa che ci si chiede quando si tratta delle Fashion Week è come fare per partecipare, come pubblico, alle sfilate che si svolgono durante la settimana. Purtroppo, trattandosi di eventi esclusivi non è così immediato come lo è trovare i biglietti online per i concerti, per esempio.
Generalmente si partecipa alle sfilate su invito ma anche in questo caso c’è una sorta di “gerarchia” da rispettare. Le prime file sono riservate a tutti i vip ospiti della Maison che sta sfilando in quel momento e ai giornalisti che si occupano del settore. Invitati alle sfilate sono anche i buyer, ovvero quelle figure fondamentali per la moda, che si occupano di ordinare i capi più interessanti che poi andranno venduti nei negozi.
Le città delle Fashion Week
Quelle che almeno fino ad oggi si sono conquistate la nomea di “città della moda” sono principalmente quattro: Parigi, Londra, New York e ovviamente la nostra Milano. Ma perché sono state scelte proprio queste? Il motivo è molto semplice, ma per nulla scontato: in queste città si concentrano non solo le principali case di moda, ma anche i giornali e le riviste del settore più famose. Sono quindi il centro attorno al quale si muove l’intera industria del fashion.
A Milano, New York e Londra la Fashion Week si svolge quattro volte l’anno e si divide in due eventi per la moda maschile (a gennaio e a giugno) e due eventi per la moda femminile (a febbraio e a settembre). A Parigi invece sfila l’Alta Moda, o meglio l’Haute Couture e lo fa due volte l’anno (a gennaio e a luglio). Ovviamente i preparativi hanno inizio mesi e mesi prima di quelli citati, noi vediamo solo il “prodotto finito”.
Complice anche la pandemia da Coronavirus che in due anni ha piegato diversi settori tra cui purtroppo proprio quello della moda, la Fashion Week ha finalmente fatto un passo in più verso il cambio generazionale e si è impegnata ad usare un linguaggio sempre più social.
In questo modo non ha solo raggiunto persone e compratori da tutto il mondo in barba al Covid che ne ha impedito lo svolgimento in loco per rispettare le norme anti-diffusione, ma con questa scusa si è anche avvicinata alla GenZ che sta ormai crescendo ed è quindi prossima a diventare un’importante fetta di mercato da tenere in considerazione. Senza contare poi le influencer, che grazie ai loro numeri e affinacando la propria immagine a quella del brand di turno possono contribuire alla diffusione di quest’ultimo.