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Dopo il discorso-denuncia al Concerto del Primo Maggio, Fedez è finito nel mirino di diversi politici italiani. Non solo, anche molte persone comuni l’hanno attaccato, tirando in ballo sue vecchie canzoni. I testi, però, sono stati male interpretati e strumentalizzati.
Fedez: i testi delle sue canzoni
Polemica genera polemica, questo non è un mistero. Quando, poi, ci sono di mezzo personaggi influenti come Fedez, si tratta di vere e proprie bufere. Dopo la denuncia di censura fatta al Concerto del Primo Maggio, con le varie accuse ai politici che stanno cercando di bloccare il DDL Zan, il rapper è finito nell’occhio del ciclone per alcune sue vecchie canzoni. Nello specifico, l’hanno accusato di aver criticato, nel brano Tutto il contrario di tutto, il coming out di Tiziano Ferro. Ad essere stati analizzati in modo errato sono stati anche i testi di Ti porto con me, Canzone da gay, Faccio brutto e Le feste di Pablo, che gli sono costati l’accusa di omofobia.
Fedez: i testi delle sue canzoni male interpretati
Davanti a questa sterile polemica, Fedez ha rotto il silenzio e ha cercato di spiegare i brani che stanno facendo tanto rumore. “Benvenuti nell’angolo comprensione dei testi di Federico“, ha esordito il rapper su Instagram. Il marito di Chiara Ferragni ha poi analizzato i testi dello scandalo, spiegando che ha semplicemente utilizzato delle “frasi cliché” per poi smentirle.
Fedez: i testi delle canzoni strumentalizzati
I testi delle canzoni di Fedez, oltre ad essere stati male interpretati, sono stati anche strumentalizzati. E’ logico infatti che, prendendo delle frasi singole, queste risultino omofobe, razziste e via dicendo. Le stesse, però, dovrebbero essere anche analizzate considerando le parole che le precedono e quelle che seguono.