Argomenti trattati
Il Ddl Zan è stato bocciato dal Senato e in molti hanno espresso la propria indignazione. Tra loro ci sono anche Fedez e Vladimir Luxuria che, fin dal primo momento, si sono battuti affinché il disegno di legge venisse discusso dai politici.
Fedez e Vladimir: la bocciatura del Ddl Zan
La legge contro l’omotransfobia, ovvero il Ddl Zan, è stata bocciata. La notizia ha scosso molti personaggi, sia famosi che non, che ad oggi non riescono a spiegarsi come una cosa che dovrebbe essere normale non sia stata approvata dai politici. Fedez, che fin dal primo momento si è detto favorevole al Ddl Zan, ha pubblicato sui social un lungo sfogo. Il marito di Chiara Ferragni ha tuonato:
“Un saluto al caro Renzi, che ci ha trapanato i c******i per mesi e oggi pare fosse in Arabia Saudita (paese in cui l’omosessualità è accettata con un piccolo prezzo da pagare… la pena di morte). Ancora tanti complimenti a voi”.
Fedez e Vladimir, bocciatura del Ddl Zan: gli sfoghi
Poco dopo, sempre sui social, Fedez ha aggiunto:
“Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il DDL Zan? Per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti. Il senatore Renzi in questi mesi, ci ha raccontato quando gli stesse a cuore il Ddl Zan e lui oggi vola in ARABIA SAUDITA. Non ci è dato sapere chi ha votato cosa, trattandosi di voto segreto ma sicuramente Renzi aveva di meglio da fare. ARABIA SAUDITA”.
Fedez è una furia e cita Matteo Renzi, assente in Senato durante la bocciatura del Ddl Zan.
Da Fedez a Vladimir: protesta per la bocciatura del Ddl Zan
Mentre Fedez ha affidato i suoi sfoghi ai social, Vladimir è scesa in piazza, fuori dal Senato, per una protesta pacificia. Al suo fianco l’amico Alessandro Cecchi Paone. Luxuria, con la bandiera arcobaleno attorno alle spalle, ha commentato in diretta con Pomeriggio 5 questa sconfitta. “Quelli che hanno votato a favore di questa tagliola sono complici di tanto odio“, ha tuonato Vladimir indignata.