Felicità: un racconto buddista ci spiega come raggiungerla

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Stringere dei buoni rapporti interpersonali è utile a rafforzare non solo l’amicizia, ma anche il proprio sentimento di felicità.

Spesso si dice che chi ha più amici è una persona serena proprio grazie alla positività che ricava da quel legame. Tuttavia esistono persone che a causa di gelosia, invidie o semplicemente pura cattiveria, cercano di minare alla felicità altrui.

Oggi vi daremo qualche consiglio su come salvaguardare la propria felicità, ignorando coloro che cercano di togliercela. Il primo passo è leggere il seguente racconto buddista.

Il racconto buddista

Un giorno un uomo si avvicinò a Buddha e senza alcun motivo gli sputò in faccia.

I suoi discepoli davanti a ciò si arrabbiarono e Ananda, il più vicino al maestro, chiese il permesso di poter andare a punire quell’uomo. Tuttavia Buddha dopo essersi asciugato il viso, dichiarò di voler lui stesso andare a parlare con l’uomo.

Quando gli fu davanti, unì i palmi della mano e inchinandosi lo ringraziò del gesto perché gli aveva mostrato che la sua rabbia era andata via. Inoltre aveva permesso di far capire ai suoi seguaci la possibilità di essere a loro volta presi della rabbia.

Alla fine il maestro lo ringraziò nuovamente.

Dopo aver ascoltato queste parole, l’uomo rimase incredulo, commosso e angosciato andò via.

Tale storia dimostra che a volta ignorare è qualcosa non proprio di negativo. In realtà ignorare, in questo caso, significa non permettere che atteggiamenti, parole e comportamenti altrui possano intaccare la nostra felicità. Così ignorare diventa un modo per auto proteggersi.

3 situazioni da evitare

Un modo per proteggere la propria felicità consiste nel evitare 3 possibili situazioni:

  1. Le critiche distruttive: servono solo per scoraggiarci e farci sentire inferiori.

    Sono assolutamente da ignorare in quanto nessuno può permettersi di dare un giudizio a altri, senza essersi prima messo nei suoi panni.

  2. Le cattive azioni: quando una persona si comporta male nei tuoi confronti lo fa per provocare dei danni al tuo equilibrio psicologico. Non consentirgli assolutamente di farlo! Ricorda che le cose o persone che possono danneggiarti sono coloro a cui consenti di farlo. Meglio andare avanti sul proprio percorso e perdere una persona a causa della sua cattiveria.

  3. Le manipolazioni: sono tanti coloro che non si fanno scrupoli pur di controllarti emotivamente. Impara a evitare sempre i commenti che fanno riferimento al tuo senso di responsabilità, di colpa e di affetto che potrebbero farti prendere decisioni che non seguiresti mai. Una volta imparato a non ascoltare tali commenti, si diventa davvero una persona libera di scegliere ogni passo della propria vita.

L’accettazione radicale

Il racconto buddista e le 3 situazioni da evitare sono un insieme di consigli da tenere sempre a mente per evitare di distruggere la propria felicità.

Tuttavia esiste un ulteriore metodo per non salvaguardare il proprio benessere psicologico. Si tratta di una tecnica chiamata accettazione radicale.

Consiste nel porre attenzione alla regolazione emozionale potenziando in particolare la tolleranza all’angoscia e la piena coscienza. Un metodo che fa molto riferimento alla filosofia buddista. L’accettazione radicale ti permette appunto di accettare ogni cosa senza porre giudizio. Semplicemente si ha piena coscienza di ciò che accade, senza offrire un giudizio di valore.

In tal modo si crea una distanza psicologica che porta alla presenza di sorta di barriera mentale intorno a noi. Ciò consente di reagire a qualsiasi situazione abbiamo di fronte senza che ciò possa danneggiarci emotivamente.

Un modo utile per combattere chi prova a minacciare la nostra serenità. Dunque davanti alla cattiveria o all’invidia delle persone che vi stanno intorno, prendete semplicemente le distanze e continuate la vostra strada.

Così non sarete mai deboli o tristi, ma al contrario ottenette la sconfitta di chi vi vuole male mostrando sempre proprio a loro il vostro sorriso.