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Nelle ultime ore, sono emersi nuovi retroscena sul caso Chiara Ferragni e il pandoro Balocco. Secondo le ultime indiscrezioni, sembrerebbe che l’imprenditrice digitale abbia ricevuto altre multe correlate a presunte attività benefiche false in passato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La finta beneficienza di Chiara Ferragni, non solo il pandoro Balocco: da Codacons a Sanremo
Tutto inizia nel 2020, quando la raccolta fondi avviata durante la pandemia dai Ferragnez a favore dell’ospedale San Raffaele è finita al centro di una denuncia da parte del Codacons. Secondo l’Antitrust, la coppia ha sfruttato la pandemia per spingere i consumatori ad effettuare donazioni su una piattaforma promossa come gratuita che, invece, prevedeva costi e commissioni preimpostate. Il risultato? Una multa da ben 1,5 milioni di euro.
Non dimentichiamoci poi del caso Sanremo, dopo la partecipazione di Chiara Ferragni come co-conduttrice al fianco di Amadeus. Questa volta a fare causa è stata l’Autorità per la comunicazione, che ha inflitto una multa di 170mila euro alla Rai per la pubblicità occulta promossa dall’imprenditrice digitale su Instagram nel corso della kermesse musicale. Sanzione su cui ora incombe una istanza del Codacons alla Rai per capire se la multa sia stata pagata da Ferragni e da Amadeus, autori dell’illecito, oppure dall’azienda stessa, dunque a spese dei cittadini che finanziano la Rai attraverso il canone.
Ferragni, non solo il pandoro Balocco: tutte le multe per finta beneficienza
Arriviamo poi al caso più recente e più chiacchierato, ovvero quello del pandoro Balocco. A luglio 2023, l’Antirust ha avviato un’indagine sulla strategia di comunicazione utilizzata da Chiara Ferragni e Balocco a fine 2022 per promuovere la vendita di un’edizione limitata di un pandoro, la cui raccolta sarebbe stata destinata a scopi benefici. L’iniziativa è stata promossa sui social con il messaggio che la vendita dei prodotti avrebbe finanziato una serie di donazioni all’Ospedale Regina Margherita di Torino. “Un progetto di ricerca per nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing“, ha scritto l’influencer. Messaggio che poi è stato riportato in numerosi spot e promozioni televisive. Tuttavia, è stato rivelato che Balocco aveva già effettuato una donazione di 50mila euro all’ospedale pediatrico, indipendentemente dall’esito della campagna pubblicitaria. La società di Chiara Ferragni ha raccolto circa un milione di euro tramite la campagna e Balocco sembrerebbe aver ampiamente recuperato la donazione precedentemente effettuata. Secondo quanto emerso, la vendita dei pandori sembrerebbe essere stata semplicemente una strategia di marketing, senza alcun collegamento con la donazione benefica promossa nella campagna pubblicitaria. Al momento Chiara Ferragni ha pubblicato un video sui social dove si è mostrata estremamente dispiaciuta per lo spiacevole evento, promettendo all’Ospedale Regina Margherita di Torino una donazione di 1 milione di euro. Come andrà a finire? Non ci resta che aspettare per scoprirlo.
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