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Chiara Ferragni dalla sua vita non ha ricevuto soltanto rose e fiori, ma anche seri provvedimenti disciplinari a causa del fatto che credeva di poter superare un esame in maniera disonesta. A rivelarlo è un professore che conobbe la Ferragni quando ancora non navigava nell’oro ma annaspava tra le pagine dei libri di diritto senza venirne a capo. Il professore si chiama Giovanni Valotti e al tempo faceva parte della commissione disciplinare. Della Ferragni si ricorda molto bene. Ora si occupa di tutt’altro, ma si guadagna ancora gli applausi della folla quando, partecipando a conferenze sulle sfide del digitale, racconta come si comportava da ragazza la fashion blogger più conosciuta d’Italia.
Chiara Ferragni sospesa dall’Università
Gli esami universitari non sono facili per nessuno, e quelli da sostenere per ottenere una laurea in Giurisprudenza alla Bocconi di Milano sono probabilmente tra i più difficili d’Italia. Detto questo, quando ancora non era The Blonde, la Ferragni era iscritta alla Bocconi e stava già capendo che non era esattamente la sua strada.
Secondo il racconto del professor Valotti, l’allora studentessa fu sgamata con una vera e propria enciclopedia di appunti miniaturizzati incollati sul polpaccio. Una strategia che aveva messo a punto nella speranza di superare un esame che evidentemente per lei era particolarmente ostico.
Dopo essersi fatta beccare, la Ferragni venne spedita, con tutti gli altri geni par suo, alla commissione disciplinare dell’ateneo. Qui, dopo aver ascoltato i fatti, la commissione punì la studentessa con una sospensione di sei mesi, durante i quali non avrebbe potuto sostenere alcun esame.
Il gesto dell’ombrello
Non essendo abbastanza matura da comprendere che le regole non sono fatte per essere aggirate e che dopo essersi fatti beccare la cosa migliore da fare per evitare il ridicolo è accettare la punizione in silenzio, all’epoca la Ferragni non digerì bene la sospensione.
Valotti è ancora convinto infatti che se la Ferragni covi del pesante risentimento nei confronti della commissione che osò sospenderla e che, se i due si dovessero casualmente incrociare per la strada, la Ferragni gli rivolgerebbe di certo il gesto dell’ombrello.
La rivoluzione di Blonde Salad
Oggi il professor Valotti è presidente di Utilitalia, cioè l’associazione delle aziende fornitrici di acqua, luce e gas e che si occupano dello smaltimento rifiuti. La sua carriera quindi ha preso una strada completamente diversa da quella che sembrava aver intrapreso anni fa. Una svolta altrettanto importante ha letteralmente rivoluzionato la vita di Chiara Ferragni e, in qualche modo, il professore sa di aver contribuito a tale rivoluzione.
Durante il periodo di sospensione dalla Bocconi la Ferragni maturò la decisione di lasciare gli studi stabilendo di avere più talento per i selfie che per i codici di diritto. Da quel momento in poi, concentrando completamente i suoi sforzi sulla creazione di un brand personale e soprattutto sul moltiplicare le collaborazioni con marchi famosi disposti a pagare, la Ferragni ha messo su un vero e proprio impero commerciale che oggi frutta migliaia di Euro a post.