Chi è Fiame Naomi Mata’afa, la prima donna Premier della storia in Samoa

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Fiame Naomi Mata’afa sarà il nuovo Primo Ministro donna di Samoa, che è un arcipelago pacifico della Polinesia la cui Corte suprema ha legittimato la vittoria in capo a Fiame delle ultime elezioni legislative.

Fiame Naomi Mata’afa diventerà la prima donna a capo del governo samoano.

Chi è Fiame Naomi Mata’afa

Mata’afa ha 64 anni, già vice prima ministra di Samoa dal 2016 al 2020 è attiva in politica dalla seconda metà degli anni Ottanta. È una donna molto rispettata dagli abitanti di Samoa che le attribuiscono grandi principi. Il suo è un importante ruolo anche nel tradizionale sistema di governo indigeno di Samoa in cui si colloca per l’appunto col titolo di Fiame”.

Fiame Naomi Mata’afa è figlia di Mataʻafa Faumuina Mulinuʻu II, che dal 1959 al 1970 fu il primo primo ministro del paese.

La vicenda politica di Fiame Naomi Mata’afa

L’isoletta della Polinesia avrà un nuovo primo ministro e sarà donna, Fiame Naomi Mata’afa. Per Fiame, vice prima ministra di Samoa dal 2016 al 2020, non è stato per nulla semplice ottenere la vittoria. Negli ultimi tempi, infatti, Malielegaoi appariva si fosse troppo “affezionato” al potere e nonostante le critiche era restio al cambio di rotta.

Le elezioni che si sono svolte ad aprile hanno innescato un complesso scontro politico e legale con esito finale decretato dalla Corte suprema.

A settembre 2020 Mata’afa lascia l’incarico di vice prima ministra per unirsi all’unico partito di opposizione, il Fa’atuatua i le Atua Samoa ua Tasi. La principale critica del partito d’opposizione contro il governo era la troppa celerità con qui quest’ultimo aveva approvato delle riforme che avrebbero modificato irreversibilmente il diritto del Paese.

Dalle elezioni di aprile alla pronuncia della Corte suprema

Alle elezioni di aprile il FAST, grazie alla carismatica figura di Mata’afa, ha guadagnato lo stesso numero di seggi dello HRPP, che aveva dominato incontrastato la politica di Samoa per gli ultimi 40 anni. Questo risultato era stato ottenuto grazie all’appoggio al FAST del candidato indipendente Ponifasio che si è rivelato così l’ago della bilancia. Infatti da 25 a 25, sui 51 seggi disponibili, si è passati ai 26 del FAST grazie all’adesione di Ponifasio.

Lo HRPP, dopo l’assegnazione illegittima di un 52mo seggio ad uno del partito per ripareggiarsi con il FAST, aveva annunciato la convocazione di nuove elezioni per venerdì 21 maggio. Tuttavia, con la sentenza del 17 maggio, la Corte Suprema ha stabilito che per Costituzione non si potevano indire nuove elezioni. Ha anche confermando la validità e la legittimità dei risultati delle elezioni del 9 aprile. Dunque vittoria al FAST e vittoria a Mata’afa!