Filippo Magnini, campione olimpico del nuoto italiano, famoso negli ambienti della cronaca rosa per la sua lunga storia con Federica Pellegrini, ha subito un’umiliazione terribile. Dopo aver prestato per anni il suo volto e il suo nome alla campagna antidoping rivolta agli atleti di ogni ordine e grado, Magini si trova a essere imputato di diversi capi d’accusa, tutti concertenti l’uso e la somministrazione di sostanze dopanti.
Filippo Magnini a rischio squalifica
Il problema maggiore per Magnini non sembra essere il rischio di essere squalificato per 8 anni da qualsiasi competizione (anche in veste di allenatore), ma quanto l’onta che sta investendo il suo nome. Magnini infatti è sempre stato orgoglioso di una reputazione immacolata che lo ha portato ad essere scelto come testimonial dello sport pulito e oggi si scaglia con furore contro coloro che lo stanno accusando, a suo dire in maniera completamente ingiustificata, di atti che non avrebbe mai commesso.
Allo stato attuale delle cose l’Organizzazione Nazionale Anti Doping accusa Magnini di una serie di reati: consumo o tentato consumo di sostanze dopanti, favoreggiamento, somministrazione o tentata somministrazione di sostanze vietate.
Magnini interrogato a Ottobre
I guai per Magnini erano cominciati alla fine di Ottobre 2017, quando era stato interrogato dal procuratore capo Alberto Cozzella. Dopo l’interrogatorio, che secondo Magnini non aveva rivelato alcun coinvolgimento da parte sua, Re Magno era stato ascoltato anche l’Aprile successivo. Il secondo interrogatorio avrebbe messo in risalto dei frequenti scambi di informazioni tra Magnini e il medico Guido Porcellini. Filippo e Porcellini erano legati da un profondo rapporto di stima, dal momento che il medico non era stato soltanto il medico di riferimento di Magnini, ma anche il suo mentore personale. Proprio Porcellini però era stato accusato di commercio di sostanze vietate, falso e ricettazione.
Magnini avrebbe avuto anche dei contatti pericolosi con Antonio De Grandis, stretto collaboratore di Porcellini, al quale in un’unica soluzione Magnini avrebbe fatto un bonifico di 1200 Euro. Con quei soldi Magnini avrebbe acquistato, secondo gli inquirenti, una partita di sostanze dopanti indicate in una conversazione telefonica come “funghi” strettamente necessari a raggiungere una preparazione atletica degna di un mondiale di nuovo.
Magnini – Doping
Questa serie di accuse e le ipotesi di collusione con il suo medico sportivo hanno letteralmente mandato fuori dai gangheri Re Magno, il quale ha ripetutamente promesso fuoco e fiamme al termine della questione legale, dalla quale è certo di uscire integro come al principio, ben lontano da quell’odioso binomio Magnini – Doping che il nuotatore aveva sempre attentamente evitato in oltre vent’anni di straordinaria carriera sportiva.
Almeno dal punto di vista sentimentale, Filippo troverà moltissimo sostegno per affrontare questo difficilissimo momento professionale: la sua storia con Giorgia Palmas sembra andare a gonfie vele e i due sono ormai una coppia fissa e molto felice da diversi mesi.