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Film à Porter è un ambizioso progetto frutto del lavoro di alcuni giovani creativi provenienti da varie parti d’Europa e che hanno incrociato le loro vite artistiche e personali a Barcellona. La mostra durerà tre giorni dal 15 al 17 Novembre 2018 e avrà come obiettivo la celebrazione della moda del ventesimo secolo attraverso il suo connubio con il cinema. Nel corso della manifestazione saranno proiettati quattro film e verranno esposte trenta fotografie di donne che hanno soltanto sfiorato il sogno di diventare attrici rimanendo schiacciate dai meccanismi dello stary system hollywoodiano.
Film à Porter: moda e cinema
La rassegna Film à Porter è stata organizzata da Cineteca di Bologna e Fondazione Fashion Research Italy all’interno dello spazio espositivo di Cineteca.
I quattro film che saranno trasmessi nel corso dei tre giorni di manifestazione sono Colazione da Tiffany, Ninotchka (interpretato dalla divina Greta Garbo), Le Amiche di regista italiano Michelangelo Antonioni e Westwood: Punk, Icon, Activist, il film – documentario dedicato alla vita e al percorso artistico della stilista britannica Vivienne Westwood.
Ognuno dei film scelti per la rassegna ha, ovviamente, un rapporto privilegiato con la moda: Colazione da Tiffany ha consegnato all’immaginario collettivo il tubino nero di Givenchy, che è diventato simbolo immortale dell’eleganza femminile contemporanea; il film di Antonioni invece esplora la moda femminile e la mentalità borghese che hanno imperversato nella mentalità occidentale per tutti gli anni Cinquanta. Il film su Vivienne Westwood invece è la consacrazione dell’indiscussa signora della moda rock – punk che ha profondamente influenzato l’immaginario collettivo degli ultimi decenni del secolo scorso.
La mostra: pin up e donne dimenticate
La rassegna cinematografica è accompagnata dall’istallazione Seduction Pavillon: una raccolta di trenta fotografie di donne scelte nell’enorme mole di materiale donato alla Cineteca da Giuseppe Galliadi. Galliadi fu un collezionista talmente accanito (probabilmente al limite del disturbo mentale) da aver danneggiato le mura e i pavimenti del proprio appartamento a causa dell’enorme peso del materiale fotografico che aveva raccolto. La collezione di Galliadi si incentrava principalmente su pin up e attrici semisconosciute degli anni Quaranta e Cinquanta: proprio a loro e all’epoca classica del cinema hollywoodiano è dedicata Seduction Pavillon.
I visitatori avranno modo di conoscere i volti, il corpo e la storia di una serie di donne giovani e bellissime che sono rimaste invisibili agli occhi del grande pubblico e che a Bologna troveranno per la prima volta la loco consacrazione artistica. I curatori della mostra hanno preparato un allestimento estremamente significativo per restituire ai visitatori un senso di scoperta sensuale dei ritratti che verranno esposti. Le fotografie saranno esposte all’interno di struttura di stoffa trasparente sagomate in maniera da ricordare le colonne di un tempio. Per guardare le fotografie sarà necessario spostare strati di veli, svelandole poco a poco. Una sorta di streap tease fotografico in pieno stile Hollywood anni Cinquanta.