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La redazione del Tg1 non è in guerra con nessuno, Fiorello compreso. Per questo hanno deciso di scrivere una lettera allo showman siciliano, chiarendo la loro presa di posizione nei riguardi del nuovo programma Via Asiago 10!.
Fiorello: la lettera della redazione del Tg1
Via Asiago 10!, nuovo programma di Fiorello, dovrebbe debuttare su Rai1 lunedì 7 novembre, ma la messa in onda potrebbe saltare oppure essere dirottata su un altro canale. Il motivo è da ricollegare alla protesta dei giornalisti del Tg1, che avrebbero dovuto fare i conti con un’incursione dello showman siciliano. La notizia ha alzato un vero e proprio polverone, tanto che la redazione del telegiornale di Rai1 si è vista costretta a scrivere una lettera a Fiorello.
Tg1 e Fiorello: solo un grande qui pro quo?
Nella lettera che il comitato di redazione del Tg1 ha inviato a Fiorello si legge:
“Caro Fiore, ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive. (…) Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive. Potevamo parlarne diffusamente con l’azienda, fare progetti insieme lavorando reciprocamente a vantaggio degli ascolti. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’azienda queste brevi considerazioni. Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della Tv”.
Fiorello subirà il cambio di collocazione
La redazione del Tg1 ha sottolineato che, in merito al programma mattutino di Fiorello, “dall’azienda è arrivata la notizia di un ripensamento sulla collocazione“. Via Asiago 10!, quindi, potrebbe subire un cambio di rotta all’ultimo minuto. La lettera si conclude così:
“I titoli dei giornali non hanno evidenziato questo rispetto per il lavoro reciproco, hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti”.