Franca Leosini è finita al centro di una bufera per aver affermato che le donne vittime di violenza sarebbero “complici” dei loro aguzzini.
La frase ha generato un putiferio e la conduttrice è tornata a insistere sulla sua opinione, approfondendola ulteriormente.
Franca Leosini ha generato un putiferio affermando che le donne vittime di violenza avrebbero un “quoziente di responsabilità” con il loro aggressore, perché a suo avviso al primo “schiaffone” dovrebbero lasciare i loro uomini violenti. La conduttrice era stata travolta da un putiferio per quest’affermazione, e in tanti – compresa la criminologa Roberta Bruzzone – le avevano fatto notare che spesso le donne vittime di violenza vengono manipolate anche psicologicamente e che per questo per loro sia così difficile allontanarsi da queste situazioni difficili e deleterie.
La conduttrice ha continuato a sostenere il suo punto di vista, affermando che la sua frase – estrapolata dal contesto – ovviamente può essere fraintesa:
“La frase è stata volutamente falsata. Se una accetta di subire una situazione diventa non dico responsabile, ma complice del suo carnefice. Se una donna, una ragazza, ha vissuto in una famiglia dove il padre, come si dice a Roma, corcava regolarmente la madre e la madre subiva e non era capace di reagire è matematico che possa introiettare questi comportamenti.
Trovarli normali e quindi accettare un maschio che si comporti così con lei. Per questo dico a tutte le donne che al primo schiaffone devono scappare”, ha affermato la conduttrice di Storie Maledette, che ha anche aggiunto come, a suo avviso, le donne legate a uomini violenti sarebbero spesso caratterizzate da una scarsa autostima in se stesse.