Franca Valeri riceve il David di Donatello alla soglia di 100 anni

Franca Valeri riceve il David di Donatello per “la sua visionaria intelligenza” considerata “patrimonio del nostro paese”.

Franca Valeri, che il prossimo luglio compirà 100 anni, sta per ricevere il David di Donatello. In occasione della 65esima edizione del festival cinematografico, in onda su Raiuno l’8 maggio, l’attrice verrà premiata per “la sua visionaria intelligenza” considerata “patrimonio del nostro paese”.

Franca Valeri riceve il David di Donatello

Il prossimo 8 maggio Carlo Conti presenterà su Raiuno la 65esima edizione dei David di Donatello. Il Direttore Piera Detassis ha comunicato che l’attrice Franca Valeri riceverà il David Speciale 2020. Cento anni il prossimo 31 luglio, la donna, icona del cinema di casa nostra, sarà premiata per celebrare la sua lunga carriera. Il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano ha dichiarato:

“Finora mai era stata candidata o premiata al David. Eppure, con un lampo unico di creatività, è stata proprio lei ad aver letteralmente rivoluzionato la comicità e l’immagine femminile dal secondo dopoguerra con l’invenzione di personaggi simbolo come La Signorina Snob, la sora Cecioni, Cesira la manicure. L’ironia scorrettissima, il tratto rapido, il soprassalto linguistico e surreale sono i suoi strumenti per raccontare le tante identità femminili in mutazione. Alla sua visionaria intelligenza, patrimonio del nostro paese, siamo felici di assegnare il David Speciale del 65° anniversario. Grazie Signora Valeri”.

La Valeri è, senza ombra di dubbio, una delle attrici che ha fatto la storia del cinema italiano.

La carriera

Franca è considerata uno dei nomi più illustri ed iconici del nostro cinema. Attrice, sceneggiatrice nonché scrittrice, la Valeri ha lavorato con nomi illustri: da Mario Monicelli a Dino Risi, passando per Vittorio Caprioli e Luciano Salce. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera quando ha compiuto 98 anni ha dichiarato:

“Mi rifiuto di essere una vecchietta che aspetta la morte. Sono acciaccata nel fisico, ma con il cervello che va a mille. Certo, non nascondo che essere in palcoscenico per me è diventato difficile, come vincere un terno al Lotto, ma non demordo, nella vita non bisogna mai arrendersi, anche se certe cose non le puoi più fare. Il teatro soprattutto è una specie di cura per il corpo. Quando reciti è molto difficile che ti senti male: o schiatti o stai bene. La famosa adrenalina che ti scorre nelle vene quando ti trovi davanti a una sala gremita è una specie di droga. Mi manca molto recitare, ho superato molti impedimenti ma ora è complicato fare su e giù in palcoscenico”.

Molto probabilmente, a causa dell’emergenza Coronavirus, la Valeri non potrà ritirare di persona il David di Donatello che le verrà consegnato l’8 maggio 2020.

Scritto da Fabrizia Volponi

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