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Le dichiarazioni che Flavio Briatore ha fatto a ‘Non è l’arena’ da Massimo Giletti, in merito alla masterclass di Chiara Ferragni, continuano a far discutere. L’ultimo personaggio ad aver detto la sua è Francesco Facchinetti, che si è scagliato duramente contro l’ex marito di Elisabetta Gregoraci. L’imprenditore risponderà alle critiche del figlio dei Pooh?
Facchinetti contro Briatore
Flavio Briatore è stato ospite dell’ultima puntata di ‘Non è l’arena’ e, incalzato da Massimo Giletti, ha detto la sua sulla famosa masterclass che Chiara Ferragni ha fatto alla modica cifra di 650 euro. Nonostante il prezzo, la moglie di Fedez ha registrato, a pochissimo tempo dalla messa in vendita, il sold out e non sono escluse repliche. Flavio ha dichiarato: “Intanto voglio capire chi dà 650 euro a ‘sti deficien*ti’! Trent’anni fa vendevano l’aria di Alassio e c’era chi la comprava. Io vorrei vedere un imbianchino, un ragazzo che è riuscito a fare impresa. Queste cose succedono a una persona, non puoi pensare che succeda anche a te. Diventa un modello di niente. Tutti questi social media ti distolgono dal lavoro vero”. Le parole di Briatore hanno generato molte reazioni, tra le quali anche quella di Francesco Facchinetti. Il figlio dei Pooh, con l’avvento dei social, è diventato un vero e proprio ‘moralizzatore’ e seguire il suo profilo Instagram è davvero divertente. Il Dj si è scagliato contro l’imprenditore e ha tuonato: “Ho sempre stimato Flavio Briatore, questa risposta, che è populista, è una risposta non da Briatore, perché caro Flavio, se così fosse, dovremmo andare ad analizzare tutte le persone che nei tuoi locali spendono migliaia di euro per bottiglie che al supermercato costano forse 50 euro. Ma evitiamo di parlare di tutto questo”. Francesco è arrabbiato e il suo ragionamento, almeno fino a questo momento non fa una piega. Effettivamente, che differenza c’è tra una Ferragni che vende una masterclass a 650 euro e un tizio che va al Billionaire solo perché è “il locale di” e spende 1000 euro per una bottiglia che in realtà non ne costa neanche 100? Facchinetti ha proseguito: “Una cosa di cui invece voglio parlare, che mi fa girare altamente i cogli*ni, è questa diceria tale per cui quello che c’era in passato è sempre meglio di quello che c’è oggi. Questa è la più grande putta*ata del secolo. Perché, se dobbiamo analizzare gli imprenditori di una volta e quelli di oggi, andiamo negli anni ’60, ’70, ’80, parliamo di come gli imprenditori in quegli anni hanno fatto i soldi? Sfruttando la povera gente, truffando, pagando le tangenti, rubando i soldi dei contribuenti allo Stato? Vogliamo parlare di questo? Secondo me è molto meglio un imprenditore digitale che nel 2019 fa i caz*i suoi, non ruba i soldi a nessuno, non sfrutta nessuno, non truffa nessuno piuttosto dei tanti imprenditori che negli anni ’60, ’70 e ’80 hanno fatti tanti soldi facendo delle cose allucinanti”. Francesco fa un’analisi ‘storica’, se così vogliamo chiamarla, né giusta e neanche sbagliata. L’imprenditoria alla quale lui fa riferimento non è stata del tutto sbagliata, o meglio non tutti hanno agito come lui ritiene e, a differenza di quello che viviamo oggi, c’erano ‘leggi fiscali’ molto, molto diverse.
Le conclusioni di Facchinetti
Francesco è teatrale come sempre, ma guardarlo è uno spasso. Il Dj non è interessato alle conseguenze che le sue parole potrebbero avere, a lui interessa solo far sapere il suo pensiero. Il figlio di Roby ha proseguito: “In più una cosa che mi fa altamente girare i cogli*ni è dire che siccome una volta ci si impiegava più tempo a fare le cose, bisognava faticare, era meglio di oggi. È come dire che, prima delle macchine, la gente andava a lavorare col calesse e gli asinelli. Per fare 3 chilometri ci impiegava ore, poi sono arrivate le macchine e per fare 3 chilometri ci si impiegava minuti. È un po’ come se quelli che usavano il calesse fossero tutti incaz*ati e andassero da tutti quelli che usano le macchine a dirgli: ‘Voi siete stronz*i, perchè noi per fare 3 chilometri ci impiegavamo delle ore, poi sono arrivate le macchine e voi stron*i in tre minuti siete riusciti ad arrivare dove noi per arrivare ci mettevamo ore’. Ma che caz*o vuol dire! Oggi il mondo è più veloce. Figa*a! Oggi per fare una cosa ci vogliono 2 minuti, dieci anni fa ci volevano giorni! Ma quale è il problema? Perché rosicate?”. Niente da fare, Facchinetti è una iena e non riesce ad accettare che da un uomo come Briatore, del quale lui ha grande stima, possano essere scaturiti pensieri del genere. Fin qui, il ragionamento di Francesco, che nel mondo social è completamente immerso così come la moglie che ne ha fatto quasi un lavoro, non è del tutto sbagliato. Peccato che nelle conclusioni abbia commesso uno scivolone alla Fabrizio Corona. Il figlio dei Pooh ha terminato: “Perché siete vecchi! Io rispetto i vecchi, gli anziani, grazie ai miei nonni, ma lasciate questo mondo in mano ai giovani. E io non sono più giovane e non vedo l’ora che ci sia qualcuno che faccia le cose che faccio io! Lasciate questo mondo in mano ai giovani, perché purtroppo voi avete fatto solo un gran casi*o e i giovani hanno ereditato purtroppo un mondo di mer*a per colpa vostra, perché questo mondo fa caga*e. Quindi non rompete più i coglio*i, fatevi i caz*i vostri e lasciate questo mondo in mano alle persone giovani che sicuramente faranno meglio di voi. Grazie”. Ora, dare del “vecchio” a un uomo maturo come Briatore è una vera e propria caduta di stile. Il linguaggio colorito talvolta può risultare efficace, è vero, ma in alcuni casi è un tantino fastidioso. Non credo che a lui possa far piacere che Mia, una volta cresciuta, gli dia del “vecchio”. L’ex marito di Elisabetta Gregoraci risponderà alle critiche? Ho forti dubbi, ma non ci resta che attendere.