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Con la sua partecipazione ai mondiali del 1982 può vantare uno dei risultati più clamorosi della storia del calcio italiana.
Insieme al collega Paolo Rossi e al team manager della nazionale Gabriele Oriali ha lasciato una traccia indelebile.
Francesco Graziani, detto Ciccio (Subiaco, 16 dicembre 1952), è un dirigente sportivo, ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano. Cresce nel Bettini Quadraro per poi allenarsi temporaneamente nell’Arezzo e poi al Torino. In quest’ultima gioca per otto stagioni riuscendo a esordire nella Serie A. Con la squadra prende parte a ben 289 partite segnando 122 gol portando a casa anche lo scudetto tra 1975-1976.
Il campionato successivo entra nella classifica cannonieri portando a casa 21gol. In questa stessa stagione accade per altro una cosa mai vista prima. Durante una partita nella Coppa dei Campioni contro il Borussia Monchengladbach si improvvisa portiere per gli ultimi venti minuti a causa dell’espulsione di Luciano Castellini.
Riesce a proteggere la porta fino alla fine e la partita si conclude a pari merito.
Nel 1981 passa alla Fiorentina dove gioca solo due stagioni per poi essere acquistato dalla Roma. Qui vince due Coppe Italia nelle stagioni 1983-1984 e 1985-1986. Anche l’esperienza nella squadra laziale è breve perché passa all’Udinese per due stagioni.
Tra i suoi più grandi traguardi c’è sicuramente l’aver alzato il livello della nazionale italiana. Esordisce nel 1975 contro la Polonia realizzando il suo primo gol a cui ne seguono numerosi. Diventa titolare nel campionato successivo ì, ma viene scalzato da Paolo Rossi che porta a vittoria l’Italia nel campionato del 1982 in Spagna.
Terminato il percorso come giocatore diventa allenatore e inizia nel 1990 con la Fiorentina portandola nella finale di Coppa UEFA.
Allena per poco anche l’Ascoli ma per problemi con il presidente si sposta a guidare l’Avellino senza però riuscire a farlo salire in classifica.
Il lavoro con le squadre minori continua e porta il Serie B il Catania che supera il Taranto ai play-off.
Dopo due anni viene esonerato e subentra alla guida del Montevarchi in Serie C2. Il percorso si frammenta nuovamente e passa al Cervia tra il 2004 e il 2006 dove sta per concludere il suo percorso nel mondo calcistico.