Argomenti trattati
I suoi videoclip hanno ottenuto milioni di visualizzazioni, ma chi è Francesco Lettieri? Scopriamo insieme qualche curiosità sulla carriera e qualche dettaglio sulla vita privata del regista italiano dei videoclip di Liberato e Thegiornalisti.
Chi è Francesco Lettieri?
Francesco Lettieri, nato a Napoli nel 1985, è un regista italiano che ha diretto numerosi videoclip di diversi artisti italiani molto noti al grande pubblico e registrando milioni di visualizzazioni.
Fa il suo ingresso nel mondo del cinema spaziando tra cortometraggi e videoclip. Dopo aver realizzato diversi cortometraggi, dal 2010 ha cominciato a girare videoclip. Il suo nome è spesso legato ai musicisti come Liberato, Calcutta, Noyz Narcos, Carl Brave x Franco 126, Emis Killa, Thegiornalisti, Motta, Giovanni Truppi, Fast Animals and Slow Kid, K-Conjog, Nada, etc.
Ha realizzato più di sessanta videoclip per un totale di oltre 160 milioni di visualizzazioni complessive. Alcuni dei suoi video sono dei veri e propri cult della scena indie e sono vincitori di oltre cinquanta premi a festival di cortometraggi e videoclip, tra cui due volte il premio PIVI per il miglior video indipendente con Qwerty di K-Conjog nel 2012 e con Cosa mi manchi a fare di Calcutta nel 2016. Diversi Festival internazionali gli hanno dedicato delle retrospettive tra cui il Pesaro Film Festival, il Festival d’Annecy e il Milano Film Festival.
Ultras, il film dal 20 marzo su Netflix
Nel 2020, dirige il suo primo film, intitolato Ultras. Francesco Lettieri, si cimenta per la prima volta con un lungometraggio di finzione dopo essersi fatto le ossa nel mondo dei videoclip musicali, in particolare quelli del cantautore Liberato, fenomeno recente della scena indipendente napoletana. Lo stesso Liberato ha contribuito alla colonna sonora del film. Il film è scritto dallo stesso regista insieme a Peppe Fiore, e ha come protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia e Antonia Truppo.
La trama ruota attorno a Sandro, capo degli Apache, gruppo ultras del Napoli che ha comandato per moltissimo tempo. Giunto alla soglia dei cinquant’anni, sottoposto a Daspo e dunque impossibilitato a recarsi allo stadio, inizia a fantasticare su una vita completamente diversa, più regolare e tranquilla e all’insegna dell’amore per una donna. A contrastare questo desiderio ci sono la vecchia amicizia con un compagno di curva e il fascino magnetico del branco e della violenza.