Lo aveva promesso Macron a dicembre scorso e questa settimana è arrivato l’annuncio ufficiale dalla ministra per l’Insegnamento superiore e la Ricerca, Frédérique Vidal: la Francia fornirà assorbenti gratuiti in tutte le università e residenze studentesche del Paese tramite appositi distributori.
«Puntiamo a mettere in funzione 1.500 distributori di assorbenti al rientro nelle facoltà a settembre» ha spiegato la ministra.
La Francia ha deciso di seguire l’esempio della Scozia, primo Paese al mondo a distribuire gratuitamente prodotti igienici femminili in tutti gli edifici pubblici, e ha annunciato che li renderà disponibili in tutte le università e residenze studentesche. Centinaia di studentesse francesi, quindi, non dovranno più spendere per comprare assorbenti perché li troveranno gratuiti in circa 1500 distributori.
Ad annunciarlo, la ministra per l’Insegnamento superiore e la Ricerca, Frédérique Vidal che, durante un incontro con gli studenti a Poitiers, ha dichiarato che il progetto prenderà il via da settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico.
L’impegno era stato già assunto dallo stesso presidente Emmanuel Macron nello scorso dicembre alla luce di alcuni dati che dimostrano come circa un terzo delle studentesse abbia difficoltà economiche e soffrirebbe quindi la cosiddetta period poverty cioè un’insufficienza economica tale da non potersi garantire un’adeguata igiene durante i giorni del ciclo mestruale, che sia l’acquisto di assorbenti, tamponi o coppette o la disponibilità di bagni puliti e attrezzati.
Questa decisione del governo, frutto di accordi tra parlamento e realtà studentesche, va quindi a sostenere questa corposa fetta di popolazione e rientra nel progetto più ampio di contrasto alla povertà.
Un altro Paese che ha preso misure a contrasto della period poverty è lo Sri Lanka, che ha deciso di fornire assorbenti gratis per tutte le donne non abbienti. Anche in questo caso la fascia della popolazione maggiormente tutelata è stata quella delle studentesse, in quanto, moltissime di loro non avevano modo di procurarsi prodotti igienici per il ciclo e usavano al posto degli assorbenti stracci o abiti usati.
In Sri Lanka il problema è esteso: solo il 30% delle donne in età mestruale poteva permettersi degli assorbenti e il risultato è un’altissima incidenza di cancro alla cervice, il secondo tipo di cancro più diffuso nel Paese. A beneficiare dell’iniziativa del governo sono ora circa 800mila ragazze che vivono soprattutto nelle zone rurali del Paese.
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