Argomenti trattati
È stato uno dei cantatutori e dei compositori più amati degli ultimi decenni del Novecento, considerato un poeta contemporaneo: ecco le canzoni più belle di Franco Battiato.
È morto Franco Battiato, uno dei cantautori più amati e apprezzati del panorama italiano. Una carriera, la sua, che ha lasciato in eredità moltissimi brani indimenticabili, che sono delle pietre miliari per l’intero panorama musicale italiano.
Negli anni Settanta si avvicina alla musica sperimentale e nei decenni successivi si sposta anche su altri generi, esplorando a fondo la potenza della musica e, soprattutto, delle parole. Ma non solo, a cavallo tra la fine del Novecento e l’avvento del nuovo millennio, fa anche una grande opera di recupero di brani dimenticati degli anni Cinquanta e Sessanta.
I testi di Battiato, accompagnati da musica con diverse influenze, si possono considerare delle vere e proprie poesie, opere di letteratura.
Ecco quindi quali sono i brani più conosciuti e famosi del cantautore siciliano
Una delle canzoni più apprezzate e famose è Centro di gravità permanente. Le sue parole sono conosciutissime da chiunque ed è un pezzo che ha fatto la storia della musica italiana. L’album da cui è tratta, “La voce del padrone”, pubblicato nel 1981, è uno dei più conosciuti di Battiato ed è una pietra miliare della sua carriera.
Sempre da “La voce del Padrone” è tratto il brano Bandiera Bianca, altra colonna portante della discografia del cantautore. Si tratta di un inno critico alla società dell’epoca. Ci sono infatti riferimenti alla politica, al denaro e al terrorismo.
Ancora da “La voce del Padrone” è la canzone Cuccurucucù, uno dei successi più ballati di sempre. Il titolo è un omaggio al brano “Cuccurucucù Paloma” di Caetano Veloso.
Voglio vederti danzare, tratta dall’album “L’arca di Noé” del 1982 è anch’essa una delle canzoni più ballate di Battiato.
Ma non solo, un ventennio dopo è tornata alla ribalta grazie al remix di Prezioso e Marvin, che l’hanno fatta diventare un inno dance dei primi anni Duemila.
Gli anni Novanta, si aprono per Franco Battiato con la pubblicazione dell’album “Come un cammello in grondaia”, registrato agli Abbey Road Studios. Il brano più famoso del disco è Povera patria, che nel 1992 si aggiudica il premio Tenco.
È una canzone dal gusto politico, che risulta, ancora oggi, quantomai attuale e contemporanea.
La cura è LA canzone. Fa parte dell’album del 1996 “L’Imboscata” ed è stata scritta in collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro. Da molti è considerata il brano d’amore più commovente e bello di tutta la storia della musica italiana. Si rivolge a una persona amata esortandone la guarigione da una malattia. Ha vinto il Premio italiano della musica nel 1997 e nello stesso anno, Battiato l’ha portata sul palco del Festivalbar.
Nel 1999, il cantautore siciliano pubblica l’album “Fleurs”, composto da due inediti e dieci canzoni di altri artisti, soprattutto degli anni Sessanta. Il merito principale di quest’album è stato quello di far conoscere al pubblico alcune canzoni dimenticate. Tra i brani più famosi c’è Te lo leggo negli occhi, cover della canzone del cantautore Sergio Endrigo.
Leggi anche: Chi è Francesco De Gregori: vita privata e curiosità sul cantante