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Freddie Mercury non ha bisogno di presentazioni. Il cantante dei Queen, nonostante sia morto ormai da anni, è ancora l’idolo di milioni di persone in tutto il mondo. Artista unico, dichiaratamente gay in un’epoca in cui il coming out era ancora considerata un’eresia, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica. Cosa sappiamo di lui?
Freddie Mercury: chi era
Freddie Mercury, nome d’arte di Farrokh Bulsara, è nato a Zanzibar il 5 settembre del 1946. Considerato una delle icone della musica mondiale, il leader dei Queen ha scritto la storia con canzoni conosciute e apprezzate in ogni angolo del globo. Da 10 a 100 anni, tutti conoscono almeno un brano cantanto da lui. Fin da ragazzino, segno di riconoscimento di Freddie sono stati i suoi denti, tanto che ai tempi della scuola i compagni lo chiamavano “tricheco”. Mercury, però, ha sempre rifiutato di sottoporsi ad un intervento correttivo, convinto che il segreto della sua voce fosse da rintracciare proprio nella conformazione della sua bocca. Non a caso, stiamo parlando di un cantante che aveva un’estensione di quattro ottave con un movimento delle corde vocali fuori dal comune. Non c’è quindi da stupirsi se Farrokh non ha mai voluto che medici & Co. toccassero la sua bocca, anche prima di diventare il ‘mostro’ della musica che oggi conosciamo. Freddie ha iniziato giovanissimo a prendere lezioni di pianoforte dalla zia Sheroo Khory che lo aveva ospitato in India, senza immaginare minimamente che la musica sarebbe diventata la sua vita. All’epoca, infatti, il suo sogno era quello di afferamarsi nel disegno o nello sport, sue grandi passioni. Bulsara era un ottimo velocista, un buon pugile e un discreto giocatore di ping pong.
Il successo di Freddie
Quando con la famiglia si è trasferito a Londra, però, i suoi interessi sono mutati. Attratto dalla musica con influenze occidentali, Mercury ha iniziato ad interessarsi alla chitarra elettrica. Il canto, invece, è entrato nella sua vita quasi per caso. Dopo alcune esperienze in piccole band, l’incontro casuale con gli Smile ha dato il via alla sua carriera da cantante. Stando a quanto si racconta, pare che Freddie, durante un loro concerto, sia stato invitato a salire sul palco e che subito dopo, grazie allo scioglimento della band siano nati i Queen. Mercury, il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor hanno così pensato di dare vita ad un nuovo gruppo. Con l’aggiunta del bassista John Deacon, hanno scelto di chiamarsi Queen e hanno scalato in fretta le classifiche mondiali. Il resto è storia.
La vita privata di Mercury
Dichiaratamente omosessuale, Freddie ha avuto anche relazioni molto importanti con due donne: Mary Austin e Barbara Valentin. Il cantante dei Queen, in merito a Mary, ha più volte dichiarato di aver vissuto con lei una storia d’amore unica e che era come se fossero marito e moglie. Non a caso, dopo la morte, le sue ceneri sono state consegnate a lei che gli aveva promesso di non rivelare mai a nessuno dove le avrebbe conservate. Come tutti sappiamo, la malattia che aveva colpito il leader dei Queen era l’Aids. Freddie ha scoperto di esserne affetto nel 1982, ma l’ha tenuta nascosta fino al 1989, quando si è ritirato dalla vita pubblica, continuando comunque a lavorare in studio fino al 1991. Rientrato in Inghilterra, il 22 novembre del 1991 ha chiamato il suo manager per chiedergli di diffondere un comunicato per far sapere che le sue condizioni di salute si erano aggravate. Soltanto due giorni dopo, il 24 novembre, Freddie è morto. I suoi funerali si sono svolti con rito zoroastriano e le sue ceneri sono state consegnate alla donna che aveva amato.
Curiosità sul leader dei Queen
Freddie aveva una passione segreta, quella per le cravatte. Nonostante non le indossasse perché le trovava scomode, ne aveva una collezione di oltre 100 modelli. Inoltre amava i francobolli e adorava i gatti. Ha avuto dieci felini: Tom, Jerry, Oscar, Tiffany, Delilah, Dorothy, Goliath, Miko, Romeo e Lily. Pensate che quando partiva per i tour, chiamava a casa e se li faceva passare al telefono. Mercury aveva un amore particolare per la sua gatta soriana, Delilah, a cui dedicò anche l’omonima canzone presente nell’album Innuendo. Nel suo paese natale, il cantante dei Queen è stato quasi dimenticato, anche se potremmo azzardare rinnegato. Sull’isola non c’è un solo ricordo in sua memoria e la sua abitazione è stata trasformata in una piccola bottega. Molto probabilmente, il motivo di questo ‘dimenticanza’ è da rintracciare nella sua dichiarata omosessualità. A Zanzibar, infatti, la religione predominante è quella musulmana e, forse, proprio la fede ha spinto i cittadini a gettare nel dimenticatio un’incona della musica come lui.