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Nella sua breve ma intensa vita, Frederic Bazille ha realizzato una grande quantità di opere note in tutto il mondo. Scopriamo la storia del pittore impressionista.
Chi era Frederic Bazille
Jean Frédéric Bazille (Montpellier, 6 dicembre 1841 – Beaune-la-Rolande, 28 novembre 1870) è stato un pittore francese. Cresce con la madre, ricca ereditiera e il padre impegnato in politica e presidente della società agricola.
Finisce il liceo e si trasferisce a Parigi per intraprendere gli studi di medicina, ma da grande appassionato d’arte, i percorsi di Veronese e Delacroix lo affascinano di più. Segue lezioni di disegno dall’adolescenza e una volta arrivato nella capitale il fermento artistico lo allontana dalla carriera scientifica. Intraprende un corso di pittura in uno studio privato e perfeziona così la sua tecnica.
Nella sua classe incontra dei compagni che saranno cruciali per il suo percorso. Tra questi infatti ci sono il giovane Renoir, insieme a Sisley e infine al grande Monet con cui decide di non farsi soffocare dall’ambiente dell’atelier.
La passione per la pittura en plein air
Intraprende con gli amici pittori un viaggio a Chailly-en-Brère con la volontà di immergersi completamente nella natura e dipingere. Il paesaggio che ha ispirato i giovani è visibile proprio nell’opera “Paesaggio a Chailly”. Dopo questo viaggio parte per Meric che diventa per lui una meta annuale e dove mette in luce gli insegnamenti del grande amico Monet.
Il lavoro del gruppo sembra infatti diventato simbiotico e Bazille condivide con i suoi compagni sempre più esperienze. Oltre i momenti di pittura collettiva, il gruppo si trova spesso a discutere nel noto Cafè Guerbois di Parigi.
Frederic Bazille debutta poi con il quadro “I pesci” al salone del 1866 accompagnato da altre sue opere importanti tra cui “L’atelier di Bazille”, “Scena d’estate”, “La riunione di famiglia”, “Veduta del villaggio” e “La toilette”. La sua carriera però viene stroncata ben presto quando decide di arruolarsi volontario per la guerra franco-prussiana. I motivi sono ancora sconosciuti quel che si sa è che con questa decisione perde la vita a neanche trent’anni.
Il complesso cambio stilistico
Merita attenzione anche il percorso stilistico dell’artista, il quale può essere visto come il meno impressionista del gruppo. Vediamo infatti che inizia il suo percorso con un realismo courbettiano in cui preferisce temi storici e mitologici. Ama lo spirito sincero, romantico e passionale di Delacroix che però non riesce a portare nella sua arte.
Allo stesso tempo, quando cambia rotta verso l’impressionismo, non si sente completamente realizzato. Il lavoro è complesso e non è facile riuscire a riportare gli effetti luminosi della visione diretta. Agisce con più lentezza e ponderazione rispetto ai compagni così da poter restituire ad ogni cosa il suo peso e volume.
Anche senza riportare contorni netti, si vede nell’opera di Bazille la solida costruttività che ispirerà poi Cezanne. Inoltre a differenza degli altri non poteva evitare un disegno prima della pittura.