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Gabriel Garko ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi e si è sfogato un po’ in merito alle etichette che da una vita cercano di affibbiargli.
L’attore ha anche fatto una rivelazione del tutto inedita, che riguarda un brutto episodio della sua adolescenza, nel corso del quale un uomo ha tentato di abusare di lui.
Gabriel Garko, fin dal suo debutto nel mondo dello spettacolo, ha sempre fatto parlare di sé. Anche se l’attore non ha mai amato stare al centro dell’attenzione, il gossip l’ha sempre riguardato. Negli anni, il quesito più gettonato è stato: omosessuale o eterosessuale? Intervistato dal settimanale Chi, Gabriel si è sfogato un po’ su questa smania di volerlo etichettare che si è sempre sentito addosso.
Garko ha dichiarato: “Sarà un’utopia, ma sogno un mondo dove non ci sia più bisogno di raccontare quello che succede nella camera da letto tra due persone. Dobbiamo superare le barriere, le etichette, i cliché e tutte queste maledette definizioni, lasciando a tutti la libertà di esprimersi come e quando vorranno. Non riesco più a tollerare chi punta il dito, chi giudica, chi vuole dare un nome a tutto e a tutti, e non voglio più sentire parlare di normalità”.
Il sogno che ha è più che condivisibile, ma come sottolinea anche lui si tratta di un’utopia. Ha proseguito: “Quasi venti anni fa vestivo i panni di Ernesto, un ragazzo gay malato terminale di Aids. Accettai, oltre che per il piacere di lavorare con Ferzan (Özpetek, ndr), anche per una forma di lotta contro i pregiudizi dettati dal bigottismo. Era il 2001 e a volte ho come l’impressione che non sia cambiato nulla.
I più bigotti vorrebbero una risposta chiara da me? Ho faticato così tanto per riprendere in mano la mia vita che ora, anziché andare avanti, per compiacere i benpensanti dovrei tornare indietro? No, grazie”. Gabriel è un fiume in piena e le sue ragioni, i suoi sogni e le sue speranze sono del tutto legittime.
Gabriel ha parlato anche del libro che ha scritto con l’aiuto di un ghostwriter, intitolato “Andata e Ritorno”.
Un’autobiografia dove, forse per la prima volta, si mette completamente a nudo e racconta tutta la sua vita: dall’infanzia agli esordi nel mondo dello spettacolo, passando per il successo. Proprio parlando del libro, Garko ha confidato al giornalista di Chi un episodio molto delicato avvenuto quando era un adolescente. L’attore di Angelo Nero ha rivelato che un uomo, quando aveva soltanto 17 anni, ha tentato di abusare di lui e che proprio quel giorno ha iniziato ha fumare.
Ha dichiarato: “Da quella sera iniziai a fumare. Provai schifo, ma non ne parlai con nessuno, tantomeno con i miei. Perché lo dico solo ora? Perché con questo libro mi sono aperto più di quanto mi sarei aspettato e quell’episodio, che in verità credevo di aver rimosso, è tornato prepotente a farmi visita. Marco era un uomo ‘normale’ agli occhi della società. Eppure, come vede, anche nelle famiglie più canoniche può succedere di tutto.
In passato non l’avrei mai dichiarato perché avrebbe significato voler far parlare a tutti i costi di me e io, mi creda, non ho mai cavalcato le notizie per farmi pubblicità”. Gabriel sembra essere un uomo nuovo e, forse, questo libro gli è servito proprio per dare inizio ad una sorta di ‘seconda vita’, che si augura possa essere libera dalle “etichette”.