Il suo percorso come giocatore è stato breve ma costante. Forse più noti i risultati che Gabriele Oriali ha ottenuto come allenatore, facendo salire in classifica tutte le squadre che ha iniziato ad allenare. Per questo oggi è una figura di spicco tra i tecnici della nazionale italiana.
Chi è Gabriele Oriali
Gabriele Oriali (Como, 25 novembre 1952), è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano con il ruolo di centrocampista. Ha svolto il ruolo di fisrt team technical manager per l’inter e il ruolo di team manager per la nazionale italiana vincendo nel 1982 la coppa del mondo.
Mentre si approccia al mondo del calcio lavora come garzone nel negozio di un barbiere per mettere da parte qualcosa. Il tutto dura poco perchè riesce presto ad avere successo nel mondo del calcio.
La carriera come giocatore
Inizia a giocare con il ruolo di terzino destro per il Cusano Milanino insieme al compagno Aldo Maldera, terzino sinistro. Tifa Juve dall’infanzia per via del padre, ma all’età di tredici anni l’Inter lo acquista per 100.000 lire.
Quando esordisce nella prima squadra all’età di 18 anni con Invernizzi allenatore, la squadra vince lo scudetto. Il clima che si crea è molto fraterno e Gabriele lega con i compagni Ivano Bordon ed Evaristo Beccalossi. Riescono inoltre a portare grandi risultati a neroazzuri vincendo in tutto due scudetti (1970-1971 e 1979-1980) e due Coppe Italia (1977-1978 e 1981 e 1982).
Nel 1983 passa alla Fiorentina in cui gioca per 4 anni registrando un totale di 392 partite giocate e 43 gol segnati, di cui 6 nel derby. Viene convocato per giocare nella nazionale il 1978 contro la Spagna guadagnandosi anche il posto come titolare. Prende parte al campionato d’Europa nel 1980 e poi al campionato del mondo nel 1982.
Il ritiro e il ruolo di dirigente
Dopo la carriera come calciatore da cui decide di ritirarsi, si dedica a quella di dirigente della Solbiatese. Qui riesce a portare la squadra dai Dilettanti alla C2. Inoltre dal 1994 è stato direttore generale del Bologna portando anche questa squadra a salire, passando così dalla serie C1 alla B nel 1995 e dalla B alla A l’anno successivo.
Passa poi al Parma dove diventa responsabile dell’area tecnica e sportiva. Con lui la squadra riesce a guadagnarsi la vittoria in Coppa UEFA contro il Marsiglia e la Coppa Italia contro la Fiorentina, raggiungendo il 4º posto in campionato.
Torna poi all’Inter dove lavora per ben 11 anni come responsabile dell’area tecnica, consulente di mercato e intermediario tra la dirigenza e la squadra. Collabora con il presidente Massimo Moratti e il direttore tecnico Giuliano Terraneo. Lascia l’incarico quando arriva il portoghese José Mourinho ad allenare la squadra neroazzurra. Torna solo con il ruolo di first team technical manager nel 2019.
Dal 2014 viene inoltre scelto sa Carlo Tavecchio per sostituire Gigi Riva come team manager per la nazionale A. Viene riconfermato per gli anni successivi fino al campionato d’Europa 2020.
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