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Sono la generazione successiva ai Millennials. Gli adolescenti di oggi, detti anche Generazione Z, sono i ragazzi nati nel nuovo millennio. Tutti ne parlano ma per molti rimangono un mistero. Alcune caratteristiche le abbiamo già capite: gender fluid, sognatori, motivati, impegnati socialmente ma, in buona parte, arrabbiati con gli adulti.
Gender fluid e sessualità, chi sono i ragazzi degli anni 2000
Gli adolescenti di oggi sono continuamente giudicati. Per come si vestono, per quello in cui credono, per i sogni a cui aspirano. Non hanno ancora un nome specifico come hanno invece i Millennials, a loro è stata affibbiata l’ultima lettera dell’alfabeto. Per conoscerli meglio, Daniele Grassucci, fondatore e direttore del portale Skuola.net e Federico Taddia, giornalista, scrittore e autore, hanno dato la parola a 30mila ragazzi tra i 12 e i 17 anni facendoli rispondere a un centinaio di domande suddivise in 12 temi. Da ciò ne è uscito un quadro abbastanza chiaro su cosa vuol dire essere adolescenti oggi.
I ragazzi del nuovo millennio non sono convenzionali e vorrebbero riscrivere molte regole, sicuramente molte delle quali anche nella sessualità. Il 10% degli intervistati ha dichiarato di non identificarsi in un genere preciso oppure non ha risposto alla domanda con risposta binaria. La dicotomia maschio-femmnina è superata, per questo possiamo definire la Generazione Z come generazione gender fluid. Per capire meglio questo termine possiamo dire che le persone gender fluid non vogliono essere etichettate secondo alcuno schema sessuale e vivono liberamente la propria identità senza costrizioni perché possono sentirsi a volte maschio a volte femmina. Per quanto riguarda l’amore poi, può aspettare. Il 50% di loro ammette che se non arrivasse la persona giusta non avrebbe problemi a rimanere single. 1 su 10 dice che si può vivere benissimo anche senza un partner.
I ragazzi degli anni 20 sono consapevoli di ciò che non va nella società e sono impegnati attivamente nel cercare di cambiarla. Sono arrabbiati con le generazioni precedenti e, invece che essere giudicati, vorrebbero solo essere messi alla prova, responsabilizzati. Alcuni di loro per sfogare la rabbia si chiudono in sé stessi (1 su 4) e altri la sfogano sul proprio corpo mangiando, usando sostanze o compiendo autolesionismo (1 su 5), ma altri ancora decidono di contribuire a creare un mondo migliore. Dalla ricerca emerge che 7 adolescenti su 10 pensano che potranno cambiare le cose e che stia a loro farlo, tra le priorità, scuola (46%), politica (21%) e ambiente (16%). Una delle battaglie che portano avanti è quella iniziata proprio da un’adolescente svedese, la famosissima Greta Thunberg, che ha dato avvio ai Fridays for future in difesa dell’ambiente e del pianeta.
La felicità è nella normalità
I progetti delgi adolescenti per il loro futuro non sono poi così diversi da quelli delle generazioni passate. Sono importanti le piccole cose, i momenti sereni con gli amici e la famiglia, anche se la felicità per molti non è ancora arrivata: 1 su 3 dichiara di non essere una persona felice. Nonostante ciò, il 72% dice di svolgere un’attività che lo fa sentire bene e che gli ha permesso di trovare nuove amicizie. Ballare, cantare, suonare, recitare o leggere sono le loro passioni e cercano di coltivarle per stare bene prima di tutto con sé stessi. In costante lotta col proprio corpo e impauriti dalle aspettative dei genitori, gli adolescenti vorrebbero solo essere capiti e considerati e iniziare a parlare con loro conoscendoli è il primo passo.