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Georges Bataille è stato un influente uomo di cultura del XX secolo.
Grande collaboratore per riviste francesi e mente brillante tra i suoi colleghi, scopriamo ora la storia di questo scrittore e del suo percorso lavorativo.
Georges Albert Maurice Victor Bataille (Billom, 10 settembre 1897 – Parigi, 9 luglio 1962) è stato uno scrittore francese. Cresce in una famiglia atea composta dal padre Joseph-Aristide, rimasto cieco e paralizzato durante l’infanzia del piccolo, e la madre Antoinette-Aglae, instabile mentalmente anche per via delle difficoltà del padre.
Nonostante ciò frequenta tutte le scuole e una volta diplomatosi viene chiamato in guerra, ma torna presto a casa per salute cagionevole.
Passa così la prima guerra mondiale a Cantal che lo ispira per la stesura del suo primo romanzo “L’Abbé C.” Il libro subisce anche l’influenza della sua conversione al cattolicesimo, che lo porta inoltre a volersi iscriversi in seminario. Accantona poi l’idea e decide invece di frequentare l’Ecole nationale des chartes dove si diploma come archivista paleografo.
Dopo un periodo di viaggi che lo porta anche a conoscere Sylvia, futura moglie e madre della figlia Laurence, torna nella sua terra natale dove ottiene un posto come bibliotecario per la “Biblioteca nazionale di Francia”.
Nel 1924 ha poi modo di conoscere il direttore della rivista “La Critique sociale” che gli permette di intraprendere una sporadica collaborazione e poco dopo decide di fondare “Documents”.
A scrivere per la sua rivista sarannò anche figure come Picasso, Mirò o Masson, insieme ad altri artisti e scrittori.
Ed è così che si inserisce nella seconda leva dei surrealisti nonostante alcune divergenze con alcuni tra cui Breton e Aragon, ideologicamente più vicini al comunismo rispetto a Bataille. Nel corso degli anni trenta si avvicina alla filosofia seguendo un seminario su Hegel e inoltre si sposa nuovamente per poi trasferirsi a Orleans.
In queso periodo si avvicina molto alla rivista “Empédocle”, diretta da Albert Camus e René Char tramite cui conosce altri pensatori del tempo.
Inoltre continua la sua produzione letteraria scrivendo tre opere raccolte sotto il titolo di “Summa athéologique”.
Nel frattempo viene anche nominato cavaliere della Légion d’honneur e pubblica libri d’arte in cui presenta la pittura preistorica e la tecnica di Édouard Manet. I problemi di salute lo costringono però a letto e quindi viene ricoverato per un paio di volte nel corso del 1957. Nonostante riesca a pubblicare ancora due opere, nel 1962 si spegne e viene sepolto nel cimitero di Vézelay.