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Gerry Scotti torna con il suo successo “Chi vuol essere milionario” e si racconta in un’intervista al settimanale “Chi”.
“Mi ha aiutato a diventare quello che sono”
Uno dei programmi più amati di sempre da tutti i telespettatori è tornato su Mediaset, stiamo parlando di “Chi vuol essere milionario”. Chiaramente a mancare non era solo il programma ma anche il suo conduttore Gerry Scotti. Il feedback da parte degli appassionati del programma è stato più che positivo e il pubblico risulta sempre più affezionato a Scotti. Un’intervista al settimanale “Chi” racconta di questo ultimo successo e Gerry Scotti coglie l’occasione per raccontarci qualcosa di sé. A cuore aperto ha infatti raccontato di quanto in passato avesse dovuto combattere i pregiudizi della gente. Ha fatto riferimento in particolare al periodo del liceo, “al liceo i professori mi discriminavano perchè mio padre faceva l’operaio”. Incredibile sentirlo affermare questa frase, oggi che è un noto conduttore e accompagna le serate di tanti telespettatori. Non ha rimorsi o rimpianti Gerry, il quale ha aggiunto “ma questo mi ha aiutato a diventare quello che sono”.
Gerry Scotti su Maria De Filippi
Gerry Scotti negli ultimi anni è anche protagonista del programma del sabato sera su Canale 5, “Tu si que vales”. Quest’occasione gli ha permesso di stare accanto alla “regina” della Mediaset, Maria De Filippi, instancabile conduttrice di molti dei programmi Mediaset più amati. Durante l’intervista a Scotti è stato chiesto che cosa ne pensasse di lei, la sua risposta è stata: “Maria mi riconosce la dote di essere nazionalpopolare e si diverte quando faccio il cialtrone, è attratta dalla mia curiosità. Quello che le posso invidiare è la sua capacità di lavorare con i sentimenti, infatti con lei mi commuovo spesso“.
Gerry Scotti e i reality
Altro argomento toccato dall’intervista sono stati i reality show. In particolare è stato chiesto a Scotti di commentare le carriere televisive di personaggi provenienti dai reality. “Sono il prodotto di una TV molto moderna. L’unico dispiacere è che da lì non siano arrivati un nuovo Bonolis, un nuovo Scotti, la nuova Maria De Filippi, il nuovo Carlo Conti. Sono nati solamente volti che, tirati fuori dal ruolo di ospiti, non saprebbero condurre un programma”. A parlare è un esperto, un sapiente conduttore che proviene dalla cosiddetta “vecchia scuola”, la speranza per le new entries del settore potrebbe essere quella di approfittare di ogni occasione per imparare dai migliori. Se si cerca nel panorama televisivo attuale, l’umiltà di Gerry Scotti e le parole di stima verso la collega Maria De Filippi potrebbero rappresentare di certo un buon inizio.