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Ghali è il volto gentile della trap.
Senza tatuaggi sulla faccia, senza l’attitudine aggressiva che caratterizza gli altri esponenti della nuova corrente musicale che sta dilagando in Italia, Ghali riesce addirittura a non litigare con i propri fan. Al contrario, è estremamente grato a tutti coloro che seguono i suoi tour, gridano ai suoi concerti e soprattutto comprano i suoi dischi. Lo ha dimostrato ancora una volta grazie a un messaggio di grande sensibilità con il quale ha riposto alla lettera di una ragazza che gli aveva scritto privatamente.
Ghali è molto presente sui social, come tutti gli artisti ma sopratutto come tutti i ragazzi della sua generazione. Proprio attraverso i social è riuscito a ringraziare una ragazza di nome Mariya K che è riuscito a farlo emozionare.
A quanto pare Mariya ha scritto una email al cantante, spiegandogli in che modo la musica che Ghali compone è stata in grado di aiutarla a superare un periodo difficile.
Il trapper ha deciso di rivolgersi pubblicamente a Mariya K attraverso il suo profilo social, facendo sapere a tutti i fan che ha letto la mail scritta dalla ragazza e che è estremamente felice del fatto che la sua musica sia in gradi di aiutare anche persone che lui non conosce e di cui non sa assolutamente nulla.
La chiosa del messaggio è probabilmente la parte più toccante: “Sono fortunato, ti voglio bene anche io, sicuramente ci vedremo prima o poi”.
Di questi tempi, quando il trend del momento è dimostrare superiorità a tutti i costi e talvolta anche disprezzo nei confronti di gran parte degli esseri umani, le parole di Ghali spingono a credere che ci sia ancora gentilezza annidata da qualche parte nel cuore degli artisti più “duri” della scena musicale italiana. Soprattutto, non è da tutti considerarsi “fortunati” perché riescono a fare del bene invece di riceverlo.
Ghali ha solo 24 anni ma si è fatto notare da artisti di grande rilevanza nella scena trap e rap italiana. A “scoprirlo” quando militava nel gruppo “Ghali Fo”, fu Gue Pequeno che gli propose di firmare un contratto di distribuzione con la sua casa discografica. Da lì a pochissimi mesi Ghali fonderà il nuovo gruppo Troupe d’Elite.
Piace anche a Fedez, che lo invita a partire con lui in tournée e ad aprire i suoi concerti.
Ghali pubblica a questo punto il primo disco, che però non viene accolto affatto bene dai critici musicali. Alcuni non esitano a definirlo il “punto più basso della storia del rap italiani.
La svolta arriverà dopo il 2013, grazie alle collaborazioni con Sfera Ebbasta e all’uscita di alcuni singoli che cominciano a raccogliere un buon consenso: l’album successivo, Lunga Vita a Sto, segna il passaggio dalla prima alla seconda fase della sua carriera.
A questo punto il trapper cambia nome definitivamente in Ghali.
Non essendo destinato alle mezze misure, dopo aver collezionato pareri terribili da parte della critica, Ghali arriva nel giro di pochissimo tempo a mettere le mani su tre dischi di platino. Guadagna il riconoscimento grazie al singolo Ninna Nanna, che viene ascoltato in streaming un numero impressionante di volte.