Giacomo Poretti: “Io e mia moglie abbiamo avuto il Coronavirus”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Giacomo Poretti, attore del famoso trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, ha confessato di aver avuto il Coronavirus.

Lui e la moglie Daniela, lo scorso marzo, hanno avvertito sintomi riconducibili al Covid19 e dopo tutte le indagini del caso, sono stati dichiarati positivi. Come stanno oggi?

Giacomo Poretti ha avuto il Coronavirus

Giacomo Poretti del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo ha confessato di aver contratto il “virus democratico”. L’attore, intervenuto della pagina Altre Storie del giornalista Mario Calabresi, ha rivelato che sia lui che la moglie Daniela sono risultati positivi al Coronavirus.

Poretti ha raccontato che ha iniziato a stare male dopo una vacanza in montagna. Al suo rientro in città ha avuto febbre e grande debolezza. Ha dichiarato:

“Tantissima stanchezza: un mattino non sono riuscito neppure a svitare la moka del caffè, per darti l’idea di come mi sono sentito. (…) Le donne reagiscono meglio, sono davvero sempre più forti di noi”.

Questo accadeva lo scorso marzo e, ad oggi, sia Giacomo che sua moglie Daniela stanno molto meglio.

Proprio per questo, Poretti è pronto a ripartire con lo spettacolo a teatro ‘Chiedimi se sono di turno’. L’attore ha spiegato: “È dedicato agli undici anni in cui ho lavorato come infermiere”. Per il momento, non sappiamo ancora quando teatri, cinema e palazzetti potranno riprendere le attività, ma Giacomo ha già ‘modificato’ un po’ lo spettacolo:

“Un nuovo prologo dedicato a questa vicenda: perché io so che cosa possono avere passato. (…) Non so quando potremo ripartire, ma mi piacerebbe farlo continuando la mia tournée negli ospedali. Sarà un modo per stare vicino a tante donne e tanti uomini che hanno vissuto settimane intere in trincea, ad affrontare un nemico sconosciuto e a doversi occupare di persone malate che, oltre a questo, sono rimaste separate dai loro affetti”.

Speriamo che Giacomo possa vedere esaudito il suo desiderio perché quanti sono ricoverati in ospedale hanno bisogno di un po’ di leggerezza.