abito da sera platino
È un omaggio all’eleganza di altri tempi l’haute couture ideata da Giada Curti per l’autunno-inverno prossimo.
Non a caso, tale collezione è stata denominata Le Bandeau d’Amour, termine indicante la fascia che nel Settecento tratteneva i boccoli della regina di Francia Maria Antonietta. Ogni singola creazione, poi, è stata dedicata a un preciso personaggio storico femminile (Caterina di Russia, Paolina Borghese, Evita Peron, Elisabetta d’Austria, Isabella di Spagna, Soraya, Maria José e naturalmente Maria Antonietta).
Chi ha avuto il piacere di partecipare alla sfilata della fashion designer nel lussuoso hotel St.
Regis di Roma, per di più, ha avuto quasi l’impressione di ritrovarsi nel salone di qualche palazzo principesco: le indossatrici sono uscite da alcune porte sul fondo dell’ambiente, nascoste in parte da maestosi tendaggi rossi che hanno contribuito a rendere il defilé simile a uno spettacolo teatrale.
Gli unici colori scelti per questa serie di abiti da gran sera sono il bianco, il nero e il più originale platino, i quali vanno a caratterizzare stoffe pregiate come il broccato, l’organza di seta, il tulle, pizzi rebrodè e macramé.
Le gonne sono quasi sempre molto ampie come quelle del principesse, mentre il punto vita è sottolineato da cinture ricamate da cristalli e perle, sempre di colore opposto rispetto a quello dell’abito a cui sono abbinate. I quattro abiti da sposa della linea Giada Curti Bride sono rigorosamente bianchi, come del resto sono sempre stati quelli scelti per i matrimoni fastosi delle famiglie reali.
(Foto © profilo Facebook Giada Curti)