Gigi Proietti, le ceneri in Umbria: “A Roma non c’è posto”

Le ceneri di Gigi Proietti sono state portate in Umbria in attesa che, a 8 mesi dalla morte, venga trovato per lui un posto al cimitero del Verano.

Le ceneri del famoso attore Gigi Proietti, scomparso a Roma il 2 novemnbre del 2020 a causa di complicazioni cardiache, sono state temporaneamente portate a Porchiano del Monte perché a Roma “non ci sarebbe posto”.

Gigi Proietti: le ceneri in Umbria

Sono trascorsi mesi dalla scomparsa di uno degli attori simbolo del panorama romano, Gigi Proietti, e nella sua città, la Capitale, non sarebbe stato ancora trovato un posto per dare degna sepoltura alla salma che, attualmente, si troverebbe in via temporanea a Porchiano del Monte, il paese dell’Umbria dove riposavano già i genitori del celebre attore (il cui padre era proprio di origine umbre). La vicenda ha scatenato una vera e propria bufera contro la sindaca, Raggi, e contro l’Ama, la società che dovrebbe occuparsi dei servizi cimiteriali e che già nei mesi scorsi era ostretta ad ammettere le difficoltà (causate probabilmente dall’esubero di morti causati dalla pandemia in corso).

Gigi Proietti: la morte e l’attesa per la cremazione

Il celebre attore è scomparso il 2 novembre 2020, giorno del suo 80esimo compleanno, a causa di complicanze cardiache. Per giorni la famiglia era stata costretta ad attendere che la salma fosse cremata (come da sua volontà) a causa dell’eccessivo numero di morti dovuti, in larga parte, all’emergenza sanitaria in atto. Tutt’ora sono molte le famiglie romane in attesa di poter dare degna sepoltura ai loro cari, le cui ceneri sono contenute in conteiner e grandi magazzini adibiti allo scopo.

Gigi Proietti: le reazioni e le parole della figlia

In tanti hanno pianto la scomparsa del celebre attore, diventato un simbolo della scena capitolina. La figlia dell’attore, Carlotta, ha recentemente ammesso: “Non posso dire cosa mi manca di papà perché mi manca tutto. Chi lo ha provato lo sa”, e ancora: “Era un maestro per me come per tutti gli altri”.

Scritto da Alice Coppa

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