Argomenti trattati
Con “A me gli occhi, please” ha introdotto un nuovo modo di intendere il teatro. Con numerose repliche e oltre 500.000 persone nel pubblico, Gigi Proietti è diventato uno dei più bravi artisti sul palcoscenico. Dalla musica, la recitazione a teatro alle comparse al cinema può vantare ormai quasi 60 anni di esibizioni.
Chi era Gigi Proietti
Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti (Roma, 2 novembre 1940 – 2 novembre 2020), è stato un attore, comico, conduttore televisivo, regista e molto altro.
Dopo alcuni anni in gioventù a dedicarsi alla musica si iscrive anche al Centro Teatro Ateneo dove impara da insegnanti del calibro di Giulietta Masina e Arnoldo Foà. Lascia la facoltà di giurisprudenza perchè tra gli esami, i corsi di teatro di giorno e la musica la sera sente di non poter terminare la scuola. Si iscrive quindi poi a un corso di mimica nel Centro Universitario Teatrale e inizia ad entrare nel vivo del teatro collaborando con il Gruppo Sperimentale 101.
Tra teatro, cinema e televisione
Negli anni ‘6o inizia ad essere ingaggiato anche per ruoli nei primi film come ne “Lo scatenato” o “Una ragazza piuttosto complicata” e nella televisione. Qui ottiene alcuni ruoli più o meno importanti, ma incontra personaggi come Lucio Battisti, che denotano la giusta direzione verso il successo.
Tuttavia il primo, inaspettato successo arriva nel 1970, quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale “Alleluja brava gente”.
Negli anni seguenti si trova spesso a interpretare ruoli che lo mettono alla prova in solitaria sul palco. Qui ha modo di sperimentare la sua vena di monologhista, imitatore, ma anche cantante e ballerino. Raggiunge grandissimo successo e riempie numerosi teatri e palazzetti facendosi complimentare addirittura dal regista Federico Fellini.
Il successo sul piccolo schermo
Nel 1992 inizia a ottenere un consistente successo con le serie “Un figlio a metà” e nella sitcom “Italian Restaurant” con Nancy Brilli. Diventa però noto a tutto il pubblico con il suo ruolo in “Il maresciallo Rocca” in cui interpreta un vedovo maresciallo di Viterbo. La serie riceve grandissimo appoggio al lancio su Rai2 registrando 16 milioni di spettatori al finale di stagione. Dopo il grande successo, il palinsesto gli affida la conduzione dello spettacolo di Capodanno trasmesso su Rai 1 per lanciare l’arrivo del nuovo millennio.
Per diversi anni interrompe il lavoro in televisione per dedicarsi nuovamente al teatro. Intorno al 2010 torna al cinema con commedie italiane quali “Box Office 3D” con Ezio Greggio o “Ma tu di che segno 6?” accompagnato da Massimo Boldi.