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Entrato nella memoria dei sardi per aver portato il Cagliari a vincere l’unico scudetto della storia, Gigi Riva ha ormai trovato una seconda famiglia nell’isola italiana. Vediamo il suo percorso dalle prime partite alla vita di dirigente sportivo per i rosso blu.
Chi è Gigi Riva
Luigi Riva, da tutti soprannominato Gigi (Leggiuno, 7 novembre 1944), è un ex calciatore e ora dirigente sportivo italiano. Cresce vicino al Lago Maggiore con la madre casalinga e padre sarto, venuto a mancare durante l’infanzia del piccolo.
Già dalla giovane età si appassiona al calcio e inizia a giocare con la squadra del suo comune dove inizia ad avere sempre più popolarità. Viene quindi presentato al Legnano per la Serie C dove esordisce con grande successo. In quegli anni a Legnano si presentava spesso in trasferta il Cagliari che interessata a lui lo acquista per averlo nella nazionale juniores.
La strada verso il successo con la nazionale
Il giovane Riva si trasferisce quindi in Sardegna dove partecipa al campionato 1963-64 dove diventa un giocatore fondamentale per la squadra. Trionfa anche nelle stagioni successive facendo vincere alla squadra sarda l’unico scudetto della storia nel 1970.
Dopo un infortunio avuto quello stesso anno che lo costringe al riposo, torna carichissimo con le stagioni successive. Nel 1969 perde per soli 4 punti il primo posto nella classifica del Pallone d’oro, vinta da Gianni Rivera.
Nonostante il fedele lavoro nella squadra rosso blu, questa non raggiunge nuovamente la Serie A. Il suo impegno viene comunque notato e riceve la prima convocazione per la nazionale maggiore. Il suo periodo in campo dura diversi anni e qui raccoglie grandi successi tra cui il più grande di campione d’Europa nel 1968. Due anni dopo partecipa al campionato del mondo in Messico dove però purtroppo non porta a casa il titolo.
I riconoscimenti e la vita dopo il ritiro
Una volta conclusa la carriera come giocatore si dedica alla vita di allenatore fondando una scuola di calcio in Sardegna. Ha poi svolto il ruolo di dirigente per il Cagliari e in seguito per la nazionale come team manager.
Il legame profondo con la squadra sarda l’ha portato ad essere ricordato come personaggio storico del gruppo ed è stato inserito nella Hall of Fame di Cagliari.
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