Chi era Gio Ponti: storia dell’architetto italiano

Chi era Gio Ponti, storia di uno dei più grandi designer e architetti italiani. Dalla laurea al Politecnico fino al ritorno come docente, la rivista e la gestione dello studio.

Probabilmente uno degli architetti più noti in Italia insieme al grande Renzo Piano e Stefano Boeri. Altrettanto probabile che non sia invece riconosciuto quanto artisti internazionali del calibro di Antonio Gaudì o del geniale Le Corbusier. Una cosa è certa però: Gio Ponti se ne è andato lasciando una traccia materiale riconosciuta da tutti e studiata sui libri di scuola. Non è forse questo il sogno di tutte le menti che creano?

Chi era Gio Ponti

Giovanni Ponti, detto Gio (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è stato un architetto e designer italiano.

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Si laurea in architettura presso quello che oggi è chiamato Politecnico di Milano nel 1921 dopo aver interrotto gli studi a causa della prima guerra mondiale. In questo stesso anno apre uno studio insieme a Mino Fiocchi ed Emilio Lancia, aiutato dagli ingegneri Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini.

Carriera del designer e architetto italiano

Una volta volta affermato avvia anche un’attività di designer per l’industria ceramica con cui vince anche il “Grand Prix” all’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925. Fonda in questi anni la rivista “Domus”, rivista centrale nel dibattito sull’architettura e il design, rimasta attiva fino alla sua morte.

Intorno agli anni trenta si sposta verso l’organizzazione della V Triennale di Milano e alla realizzazione di scene per il Teatro alla Scala. Riceve numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui il Premio Compasso d’oro per i suoi progetti. Diventa inoltre professore di ruolo alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano nel 1936 rimando nell’ambiente fino al 1961.

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Negli anni ’50 si unisce agli architetti Fornaroli e Rosselli con cui crea lo studio in cui lavorerà di più come architetto nella sua vita. Corrisponde a questi anni anche il cambio di stile dal passato neoclassico alle idee più innovative.

Stile e pezzi di design realizzati da Ponti

Sono tanti gli oggetti realizzati dal designer. Inizialmente si diletta nell’arte delle ceramiche mantenendo uno stile tradizionale. Intorno agli anni cinquanta decide invece di progettare pareti arazzate per soddisfare diversi bisogni.

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Sicuramente però uno dei progetti che lo ha reso noto anche ai meno appassionati è la sedia “Superleggera” del 1955 realizzata a partire dalla Sedia di Chiavari migliorata nella scelta dei materiali. In questi anni si esprime anche dal punto di vista architettonico con uno dei suoi edifici più significativi: il Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d’Aosta a Milano. L’edificio appare slanciato e armonioso con la scelta del cristallo.

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