In una lunga intervista al Corriere della Sera Giorgia Soleri si racconta e confessa: “Ho avuto un’infanzia difficile”. La fidanzata di Damiano David ha toccato diversi argomenti della sua esistenza ed ha anche parlato della separazione dei suoi e delle enormi difficoltà nel relazionarsi per mezzo del linguaggio. La fidanzata del cantante dei Maneskin ha messo in punta di racconto praticamente tutto: la malattia con cui convive, la passione per la poesia, gli odiatori e soprattutto la sua infanzia tutt’altro che facile.
L’infanzia difficile di Giorgia Soleri
Ha raccontato Giorgia: “Ho avuto un’infanzia difficile, i miei si sono separati quando avevo 4 anni. Ho rivisto mio padre qualche settimana fa”. E in merito al libro di poesie intitolato La signorina Nessuno? Anche in quello c’entrano gli anni di un’infanzia in cui Giorgia aveva maturato una precisa visione di sé, e non era una visione in cui asseverare la sua identità le desse piacere. Parlando del titolo Giorgia ha detto: “È un personaggio che mi tiene compagnia da anni. Quando la mia relazione non era ancora nota, io, in fondo, ero la signorina Nessuno”.
Le parole che “non si potevano dire”
Poi, in una affermazione bellissima del proprio io non come “fidanzata di Damiano” ma come Giorgia: ha detto: “E nelle poesie parlo di solitudine e di amore, di dolore e di cose riacchiappate per un soffio. Oggi un nome ce l’ho, e posso dire che c’è anche tanta codardia in quel soprannome”. La stesso codardia che impediva a Giorgia di chiamare le cose con il loro nome. Ad esempio non pronunciava la parola “vulva”.